Chiedo scusa so che esitono già due discussione sul genere in psico e qui però non mi aiutano a capire come devo mettere in pratica. (al primo che mi ridà della testona prima gli sparo
e poi gli chiedo la pazienza di spiegarmi sino a che ho capito
scherzoooooo)
Insomma a me quello che è venuto in mente sulla spontaneità è in un parallelo con lo sport.
Faccio un esempio:
Gioco a pallacanestro così all'oratorio e tra amici, per cui imparo le regole e a muovermi, ma senza avere delle direttive da nessun allenatore, diciamo che sono autodidatta.
Poi un giorno un allenatore mi vede e mi chiede se voglio fare agonismo e che però devo essere disposta ad ascoltare le sue direttive e ad accogilere il cambiamento che mi suggerirà di volta in volta.
Allora io quello che mi sono creata, come gioco personale, è diventato la mia meccanicità, ma io sono spontanea, bene o male, gioco in quel modo, volente o no.
Senza l'aiuto di qualcuno che mi facesse notare come mi muovo dovrei registrarmi con una telecamera ad ogni partita e poi analizzarla con qualcuno.
Mentre se voglio cambiare e modificarmi devo "sottomettermi" all'allenatore.
Devo giocare come so giocare mostrare al maestro la mia spontenità e lui vedrà e mi farà capire dove dovrò andare ad agire quindi dovrò mettere in pratica quegli insegnamenti nuovi sino a che non saranno diventati per me spontanei e avranno sostituito quelli precedenti.
Durante la partita quando avrò sbagliato dovrò essere io già in grado di vedere dove ho sbagliato e mentalmente rifare il movimento giusto, a forza di dai e dai mi riprogrammerò sino a che il mio agire sarà di nuovo spontaneo
Sì lo so sono partita da lontano ma proprio non credo di aver ben chiara in testa cosa sia la spontaneità e sino a che non la capisco non posso passare al resto del discorso