Discussione: Mare del nord
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Vecchio 03-08-2010, 09.44.31   #2
webetina
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Mi trovo con un accompagnatore solido e affidabile, che ha coraggio da vendere, ma non pio trasposrtarmi più perché non conosce la meta che non gli ho anticipato prima di partire. Ci ritroviamo a destra anziché a sinistra perché non ero presente come avrei dovuto davanti ad un bivio.La vista di quel mare che potrebbe anche essere un enorme lago tanto é compatto e quasi immobile accetto quei spruzzi di acqua nella battigia che non si distingue dalla strada, mi procura forti emozioni; so che potremmo passare il guado, che sia fattibile me lo dimostrano tutti i guidatori del posto assai disinvolti;ci ho pensato un lungo minuto prima di rinunciare e tornare indietro. Ma poi la direzione che la ragione vuol raggiungere , opposta a quello che l'istinto, distraendosi, aveva scelto, svanisce, è cancellata dalla mia mente.Come nel recente passato si ripresenta il viaggio con l'impedimento.

Questa volta mi sembra si riveli il tipo di conflitto, a parte che mi sta stretto il mio posto di origine, esiste una forte attrazione verso il pericolo, l'avventura, il diverso ( luogo e la gente stranieri), dall'altro l'idea di educare mio figlio secondo i canoni, che sono anche visitare le città solite, i posti soliti e più sicuri. La paura di affrontare il salto pericoloso malgrado sa che si più fare, mi toglie anche la capacità di vivere e trovare senso nell'ordinario.

Ultima modifica di webetina : 03-08-2010 alle ore 09.47.12.
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