Discussione: Autostima
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Vecchio 29-03-2009, 16.34.22   #28
Ray
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Provo ad allargare il discorso e vediamo che ne esce. L'autostima come meccanismo di difesa...

Dopo che abbiamo fatto la evidente considerazione che per avere una corretta autostima si dovrebbe conoscersi, e quindi abbiamo stabilito che l'attuale autostima di chicchessia è errata in proporzione all'ignoranza di se (se uno si conoscesse del tutto la sua autostima corrisponderebbe alla realtà e quindi se ne farebbe ben poco), vien da chiedersi da dove esce, a cosa serve, come mai è un buon indicatore esterno (tipo depressioni o manicalità) e soprattutto come mai è così refrattaria a modificarsi nonostante i dati di realtà.

Osserviamo che le maggiori oscillazioni avvengono nei momenti di depressione (scarsissima) e in quelli di manicalità (enorme)... osserviamo la grande discrepanza tra la styima che l'individuo ha di se e il reale valore dello stesso.
Ma cos'è questo reale valore? Chiaramente non parliamo di nulla di assoluto, ma di qualcosa che pur relativamente agli individui che valutano, ha un riferimento oggettivo ad un termine di paragone.
In pratica uno dei paramentri può essere: sono in grado di sostenere una certa situazione? Sono in grado di cavarmela con questo o quello? Insomma adeguatezza, sia alla realtà che alla possibilità.

L'autostima appare come un meccanismo compensatorio interno alla discrepanza tra realtà e capacità dell'individuo...
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