Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 29-09-2010, 16.57.47   #189
Ray
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Originalmente inviato da Edera Visualizza messaggio
Qualcosa quindi che si potrebbe scegliere a priori fin dall'inizio del cammino. Non so se riesco a spiegarmi bene ma la mia impressione è che non possa essere una questione risolta razionalmente almeno all'inizio. Cioè nel momento in cui sai di Cercare allora puoi valutare una o l'altra strada. Ma tutto ciò che accade nell'incosapevolezza della Ricerca, mentre si dorme il sonno di piombo magari può fare parte di quest'opera e apparire per quello che è col suo reale significato solo dopo aver preso coscienza che si sta Cercando qualcosa. In pratica la fase in cui si attira questo caos mi sembra corrispondere maggiormente a quella in cui si dorme profondamente, a quella in cui si agisce in base agli impulsi delegando la 'colpa' degli eventi all'esterno di noi senza porsi domande, quindi non vedrei tante vie apparte quella di esperire. Ho fatto questo pensiero ma potrei essere fuori strada del tutto..
Dipende molto da comme si considera la cosa tuttavia la vera opera al nero non è inconsapevole... se ci sei dentro lo sai eccome. C'è un prima e questo prima può durare molto. Alcuni lo chiamano fase al marrone, altri preparazione all'opera, altri ancora considerano tutto nero e bon. Alla fin fine non ha tantissima importanza, quello che conta è muoversi e non raccontarsi di muoversi, e so per esperienza personale che tutto il tempo speso a chiedersi a che punto si è è tempo tolto al muoversi.

Per la tua domanda di sopra, se l'ho capita, ti dico che alcune cose dobbiamo esperirle e altre no. é soggettivo e dipende da quanto siamo capaci di conoscere delle parti di noi senza manifestarle appieno. Avanzando questa capacità aumenta. Quindi partiamo da uno stato in cui dobbiamo manifstare molto e andiamo verso uno stato in cui la manifestazione è un po' diversa e noon passa necessariamente per certe esperienze. Tuttavia ripeto ognuno di noi ha necessità di farne alcune, anche se poi va a finire che facciamo molti più casini di quello che sarebbe necessario.
Se devo ripercorrere la mia esperienza e trovare degli esempi posso dirti chessò che nella mia inconsapevolezza giovanile ho dovuto esperire la mia propensione a cornificare la fidanzata, non ero in grado di conoscere quella parte e anche trattenere il comportamento. Tuttavia ho dato un occhio da vicino all'assassino che è in me senza uccidere nessuno.
Poi molto dipende da quanto impariamo dalle esperienze e quindi da quante volte dobbiamo ripeterle... insomma da quante fidanzate devo farmi beccare prima di esplorare certi impulsi (sono esempi, potrei farne altri mille e non sto esagerando). Adesso conosco l'impulso e sono libero di non cornificare. (questo sarebbe importantino... libertà è anche poter non fare...).

In ogni caso, iniziata una Ricerca consapevole, le esperienze iniziano a spostarsi dall'esteriore verso l'interiore. E prima di essere certi di dover per forza provare all'esterno una certa cosa, soprattutto pericolosa, ce ne corre ed è bene essere prudenti. Potrebbe darsi che avanzando si renda sempre meno necessario. Poi ci sono situazioni in cui è meglio provare... ma ognuno dovrebbe valutare attentamente per se misurando costi e benefici.
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