Discussione: Perchè confrontarsi?
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Vecchio 15-02-2008, 16.16.02   #26
Sole
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Si ,credo che per evitare la gara a chi sa di piu' ,si debba essere molto pratici , meglio , calare subito la teoria nella pratica, nella soluzione di problemi concreti (gurdi docet) ;in altri termini un altro discrimine , un altro controllo , utile a capire se un confronto e' utile o no, potrebbe essere ,prima di parlare, un'analisi dei fini , degli obbiettivi,del perche' si vuole parlare o avere un confronto. A cosa si tende....
In questo modo però si rischia di escludere a priori un dialogo, chiudendo il confronto, a questo punto non più reale, a solo ciò che ritengo opportuno e inerente a me. Invece potrebbe essere interessante tenere certamente presenti i prorrpi fini ma non stare a selezionare quelli altrui, altrimenti si finisce a fare l'analisi del soggetto e non aver poi tempo di dialogare.
Poi, mi viene da fare una considerazione, parlando reciprocamente ci si accorge dei fini e degli obbiettivi dell'altro, se ci si trova a parlare di calcio e a me non interessa, potrebbe in ogni caso essere un momento di scambio e conoscenza dell'animo umano. Allo stesso modo se uno scienziato volesse parlare con me di fisica quantistica dovrebbe abbandonare l'idea e lasciarmi perdere con mio grandissimo rammarico. Gli obbiettivi di un confronto dovrebbero essere il confronto stesso che è sempre utile altrimeni non sarebbe più un con-fronto ma far due chiacchiere su qualcosa.
Gurdjieff probabilmente (va a capì pienamente quell'Uomo) intendeva di evitare discorsi tesi solo ad una speculazione filosofica senza fini reali di crescita personale, insomma parlare forbitamente a vanvera.


Il discorso iniziale però poggiava su un punto notevole, che capita spesso almeno a me, se io e te sappiamo la stessa roba, vien da dire: che parliamo a fare? tacciamo e risparmiamo energia... invece ascoltare chi ne sa come noi (non più o meno di noi) può far smontare punti che ritenevamo assodati. Questo perchè appunto il confronto se è aperto all'ascolto, quindi umile, lascia spazio a nuove visioni della stessa questione, insomma allarga la visuale su ciò che ritenevamo già pieno. Questo accade perchè ognuno di noi viene impressionato da determinate cose e da altre meno e lo scambio di queste aumenta la percezione dell'argomento in questione.
Questa cosa che ci ha fatto notare Uno ha un grande valore, richiama all'oggettività.. inoltre ci fa esperire attraverso gli altri e in questo caso penso che sia possibile.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?

Ultima modifica di Sole : 15-02-2008 alle ore 16.26.21.
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