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Vecchio 29-08-2009, 00.59.04   #1
Kael
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Predefinito La fortuna del principiante

Mai capitata? Io personalmente devo dire che mi è successo di constatarla in diverse occasioni, sia direttamente che indirettamente.

La fortuna del principiante, di colui che si trova al Principio... Da una parte potrebbe essere il fatto di non aver nulla da perdere, di non aver nulla da dimostrare a nessuno partendo da zero, dall'altra parte però è anche un agire senza agire prettamente zen... un "no mente" in cui si può realmente agire con la mente sgombra dato che ci si trova al Principio e dunque non si ha nessun tipo di dato da confrontare in quel particolare campo. La mente quindi tace (quella analitico-razionale), lascia fare al corpo, all'istinto, e perchè no anche all'intuito. Poi già dopo la prima volta ecco che l'agire non è più puro, spontaneo, la mente razionale ha dati (anche se pochi) su coi lavorare, confronta, analizza, calcola... L'azione quindi diventa un riflesso della mente, la quale anticipa l'evento vivendolo/calcolandolo prima, e perdendosi così la "fortuna" di un agire vero....
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