Discussione: La pigrizia
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Vecchio 30-05-2007, 16.10.05   #26
Elle
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o mamma mia non l'avevo inteso così negativo...anzi per me se riuscissi a oziare come l' avevo intesa io sarebbe una gran cosa
Se cerco..
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Il termine Ozio (derivato dal latino "otium") indica un'occupazione principalmente vocata alla speculazione intellettuale, attività di fatto riservata alle classi dominanti, ed è contrapposto al concetto di negotium, occuparsi (più per necessità che per scelta) dei propri affari.

Ecco io così l'avevo inteso

Nel tempo l'ozio ha assunto una connotazione negativa (l'ozio è il padre dei vizi) perché sinonimo di inattività, pigrizia, inerzia, ma non è sempre stato oggetto di riprovazione sociale. Dell'ozio scrissero Seneca (De otio), Epitteto (nel Manuale), Bertrand Russell (Elogio dell'ozio), Itsuo Tsuda (Il non-fare) e, in modo ironico, il socialista Paul Lafargue (Elogio della pigrizia). L'ozio ai nostri giorni può essere considerato il padre dei vizi o un'azione fondamentale nell'arco di tempo giornaliero. Infatti esistono due scuole di pensiero a proposito: quella detta dell'OZIO AFFATICATO e quella dell'OZIO BENEFICO. Mentre la prima asserisce che l'ozio può essere una forma di attività, dato che si può oziare leggendo o praticando sport, l'altra proclama vero ozio quello in cui si lascia la mente al riposo e non si attua alcun tipo di attività.

Io sono per l'ozio benefico
non ce l'avevo sinceramente proprio vista nè avvertita la connotazione negativa
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