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Vecchio 10-12-2006, 22.20.45   #26
Ray
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Concordo piemamente con quanto ha detto Sole.

Un altro modo di vedere la cosa è la distinzione tra immaginazione passiva (quella che Sole chiama negativa) e la famosa e famigerata immaginazione attiva.
Alla fin fine la differenza sta in chi immagina. In quella attiva si agisce nell'altra si subisce. Nell'una si guida, nell'altra si è guidati. Nell'una si è svegli, nell'altra si dorme.

Come dice Sole (e anche G.) l'uomo comune vive costantemente immerso nell'immaginazione passiva, che poi è quella con cui ci si crea realtà soggettive. L'ormai famoso paese delle banane.

Quel che è importante capire, stando al messaggio di Gurdijeff, è che l'immaginazione attiva NON è possibile per chi dorme. In prima istanza è necessario smettere di immaginare. Solo così diviene possibile acquisire un certo controllo, dato che dallo smettere di immaginare risulta un primo barlume di coscienza, di ricordo di se, forse meglio dire di presenza.

Solo in seguito, molto in seguito, quando si sarà capaci di una certa disciplina interiore, sarà possibile guidare l'immaginazione, tenere il guinzaglio, lasciarla andare ma stando attenti che non esca dai binari concessi... quei famosi solchi dell'aratro fuori dai quali ci si trova nel delirium (appunto "fuori dai solchi dell'aratro").

Se invece si riesce a tenerla nei binari, si mantiene coscienza lucida mentre si immagina (senza dimenticarsi di se come avviene nella normale immaginazione passiva) si può ottenere di scoprire dove vanno questi binari... o, ancor più importante, si può imparare il percorso. Uno dei primi piccoli passetti verso una coscienza oggettiva.

Poi ancor dopo, chissà, forse si inizia a costruire binari...
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