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Vecchio 08-12-2006, 23.24.05   #5
Arjuna
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Eccomi, ora rispondo a Ray

Dunque, l' esperienza e lo studio di Aristotele e la Metafisica (parentesi, l' origine del nome è tristissima: Aristotole scrisse ''La Fisica'' e quando gli studiosi alessandirini videro che aveva fatto altri libri dopo ''La Fisica'' li chiamarono ''Metà ta Fusikà'' che vuol dire ''Le cose dopo ''La Fisica'' ''... triste ) mi ha portato a capire alcune cose sull' uniteralità e il relativismo (direi che c' èntrano con il topic, visto che Aristotele-unilateralità si è dovuto confrontare con le teorie sofistiche-relativismo):

- Il relativismo è autocontraddicente, perciò chi si definisce relativista non lo è davvero
Dimostrazione semplice semplice: tu affermi che esistono più realtà o diverse verità, io posso dirti che in più di una realtà-verità tu hai torto oppure, se tu neghi l' esistenza dell' assoluto, la tua affermazione del contingente vale anche per quello che dici.

- L' uniteralità è il collante dei popoli e il calmante delle persone. Distruggere una certezza è distruggere un pezzo di individuo. Se è un individuo forte, saprà farsene un' altra, se è debole ne risentirà parecchio.

- Non sono d' accordo quando dici

Citazione:
ha comportato la cecità di una visione uni-laterale e dogmatica che impedisce di considerare seriamente punti di vista completamente diversi
Perchè è proprio in Occidente, Grecia antica, che è nata questa capacità.


Citazione:
Nonchè una delle più grosse difficoltà di comprensione tra Oriente ed Occidente...
Parliamo politicamente scorretto: chcchè certa gente ne dica, noi Occidentiali facciamo paura agli Orientali (se parliamo di Medio Oriente) perchè siamo una civiltà talmente grande da sapersi autocriticare e da saper adattarsi, nonche aprirsi.
Loro sono dei monoliti, noi siamo sempre alla continua ricerca di qualcosa.
La nostra rovina è nel fatto che negli ultimi anni il nostro dono dell' autocritica è stato ritorto contro di noi, ci sono state persone folli da trasformare un pregio in un punto di debolezza, rendendo l' autocritica da costruttiva a distruttiva.
Altro motivo di rovina è il fatto che siamo stati troppo aperti verso certi atteggiamenti, trasformando nuovamente un pregio in un difetto. Le carte per essere una grande civiltà le abbiamo e le abbiamo anche usate in passato, ma ora stanno venendo messe da parte. Bisogna rigiocarle.

Pensate al Giappone, che si comportò in maniera occidentale: quando il Commodoro Perry cannoneggiò un porto del Giappone per aprire una rotta commerciale, i Giapponesi appresero la tecnologia occidentale, vi mise dentro la sua cultura nei suoi aspetti più genuini, trasformandosi da stato feudale in grande potenza.
Operazione tipicamente nostrana, come i Romani con i libri Greci: ne presero ciò che li serviva, ma difesero i mos maiorum e mantennero la mentalità romana.
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... è il drappo che porti nel cuore per l' eternità.

Ultima modifica di Arjuna : 08-12-2006 alle ore 23.27.24.
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