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Vecchio 10-12-2006, 15.13.37   #13
Arjuna
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Citazione:
Arjuna... a parte che la frase che hai costruito perchè secondo te dovrebbe fare affetto significa poco e niente, io (per rispondere direttamente ma girala anche sull'impersonale) non nego l'Assoluto però osservo che vi sono dei limiti percettivi, limiti che appunto rendono relativo il mio esperire, cioè lo rendono riportato (dall'etimo) in base ai miei sensi (per esempio, ma potrebbe essere la mia capacità razionale e/o di astrazione).
Per poter avere la concezione di assoluto devi possedere la visione d'insieme, che nel nostro caso è limitata, provo un esempio, se io osservo un'acquario, ci posso girare intorno e vederne i particolari da tutti i punti di vista, posso sapere quanti pesci ci sono dentro, quali sono più delicati etc etc.....
Se sono un pesce vedo la zona in cui sono, se ho un'alga davanti non vedo cosa c'è dietro, e soprattutto quello che c'è fuori dell'acquario se lo vedo, lo vedo in maniera confusa, arriverò fino ad una certa distanza, il mio universo sarà l'acquario e una zona sfumata intorno.
Tornando ai principi del thread, l'acquario è l'universo per un pesce, fuori dall'acquario al di la dei limiti di visione è il non acquario.

Hai letto bene l'esempio Arj? Se io sono fuori dell'acquario (ma anche dentro, per esempio posso immergere un dito, la testa etc... l'importante è che posso esserne anche fuori) io conosco l'assoluto dell'acquario, ne conosco la realtà oggettiva, io non sono limitato da nessuna delle leggi dell'acquario.... perchè poi la parola assoluto in fondo in fondo ( e manco tanto) questo significa.... un assolto per diritto (brr brutta questa, ma rende )

vedi come assoluto e relativo possono intersecarsi?
Ho letto con somma attenzione.
Riconosco benissimo anch' io che ci sono dei limiti, ma ora come ora il relativismo propone la contingenza come valore assoluto (assoluto come aggettivo), ovvero: qualcosa c' è, ma può essere diverso (a seconda di chi lo guarda, a seconda di vari fenomeni ecc.).
Il problema è che allora io potrei dire ''dal mio punto di vista, chi si definisce relativista ha torto'' e nessun relativista può dire che sbaglio, può solo dire che non la pensa come me, ma non può negare ciò che io affermo, nè affermare quello che lui dice. Rimane in una situazione di stallo o peggio affonda.
Io invece ho il mio Assoluto e il mio Necessario/Contingente, quindi posso negare come affermare, senza entrare in contraddizione, perchè pur riconoscendo che esistono altri punti di vista, nessuno mi dice che devo porli allo stesso livello del mio (mentre chi è relativista dovrebbe mettere tutti i punti di vista allo stesso livello, se riconosce gli stessi limiti per tutti).

Con questo non voglio dire che ho sempre ragione, semplicemente che se io dico di avere ragione o torto che sia, non cado in contraddizione

Citazione:
viceversa fammi un esempio in cui tu possa dire "è assolutamente così".... ti do un'aiuto, lo puoi fare solo su ciò che riguarda la tua persona, ciò in cui sei identificato (e ci ricolleghiamo al thread ancora)
L' assoluto sulla persona è palese
Se vuoi ti posso fare un altro esempio: io dico che qui c' è una faccina che prende a martellate un' altra ---->

Senza sfumature, posso dire che è assolutamente così: qui uno sta martellando un' altro, senza analizzare perchè percome percosì, è assolutamente chiaro.
__________________
... è il drappo che porti nel cuore per l' eternità.

Ultima modifica di Arjuna : 10-12-2006 alle ore 15.15.08. Motivo: Un verbo avere senza h... ma io voglio sapere chi legge il motivo della modifica ghgh. Curioso,c hiunque tu sia! Ciao Uno :P
Arjuna non è connesso