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Vecchio 19-01-2009, 16.58.30   #2
filoumenanike
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
C'è una cosa che ultimamente sta evidenziando quanto sempre più la società tende a dare messaggi errati, messaggi sul: "fallo tanto poi in un modo o nell'altro starai meglio di tanti altri".
Mi riferisco praticamente a tutti i tipi di crimine, dove vediamo che assassini scrivono libri o fanno pubblicità o entrano in qualche spettacolo, ma in particolare sto pensando a due estremi politici, i brigatisti che in questi giorni animano le cronache e casi analoghi nel nazismo e/o fascismo.
Ci troviamo con un Cesare Battisti dichiarato (per chissà quale raccomandazione) un rifugiato politico come se in Italia fossimo chissà che barbari solo per voler che un assassino paghi con della prigione, ma dal lato opposto non dimentico un Erich Priebke la cui condanna al carcere si basava solo sulla documentata fucilazione di 335 innocenti, ma chissà quante altre ne ha fatte, eppure ha vissuto tutta la vita senza problemi, direi anche con un certo agio, girando per il mondo ed ora per motivi insulsi non sta neanche in carcere per pochi anni che gli rimangono.
Poi in questi giorni ne è uscita un'altra... la lamentela di Curcio (ex capo delle B.R.) che non contento di scrivere saggi (che evidentemente qualcuno compra )ed altre attività remunerative, se ne esce che non ha una pensione perchè l'inps non gliela concede.

Quello che più mi indigna di queste cose non è il fatto che queste persone paghino o meno, non sono animato da spirito vendicativo, il loro pagare non farebbe tornare in vita le persone morte, non le renderebbe ai loro cari, non farebbe vivere ad entrambi delle vite normali. Però il fatto che questi mostri (mi permetto, perchè uccidere o far uccidere delle persone per motivi politici è un abominio, gli animali sono più sensati, per il potere si sfidano solo il capobranco e lo sfidante) non diano il minimo segnale di pentimento ma cerchino soltanto il modo per svicolare il meglio possibile dalle situazioni punitive che meriterebbero.
Così vediamo il nazista che non può stare in carcere per presunti motivi di salute (sta meglio ti tanti altri) ma potrebbe "andar a lavorare" o a far il giurato a dei concorsi di bellezza per poter uscire liberamente dagli arresti domiciliari... vediamo lo stesso che viene pagato, nel 1995, 30.000$, all'epoca 50 milioni di lire, notizia poi smentita sulle cifre , dal tg3 per un intervista
E poi ancora questa gente (di solito i brigatisti, che ancora vengono presi come modelli culturali , non vedo nulla che leghi cultura e omicidio) che viene invitata a tenere conferenze, a parlare alle università etc...
Un Papa viene cacciato e i brigatisti invitati?? Il Papa potrà non piacere, ma il paragone non si dovrebbe neanche porre.

Mi fermo... ma se non avessi una coscienza che mi guida in base a come le permetto, confesso che spesso mi chiedo se non mi converrebbe compiere qualche gesto efferato e poter poi vivere meglio, almeno socialmente, economicamente etc.. di quello che vivo ora...

Quello che più mi preme di tutto il discorso è l'esempio che stiamo dando ai giovani, se io mi faccio domande come quella sopra, un giovanissimo che non si fa tante domande troverà facile scegliere la strada in discesa, in tutti i sensi.
spero che "presto o tardi tutti i nodi tornino al pettine", mi piacerebbe pensare che seppure in questa società i malviventi sembrano sempre cavarsela, ci sia poi una giustizia che riequilibri il male fatto, giustizia che potrebbe essere ultraterrena, interiore al nostro io, anche negli uomini peggiori dovrebbe albergare il rimorso, l'inquietudine, il malessere di vivere male, oppure una giustizia indiretta,spesso accade che i figli paghino per le colpe dei padri
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