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Vecchio 22-01-2009, 01.39.22   #12
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
C'è una cosa che ultimamente sta evidenziando quanto sempre più la società tende a dare messaggi errati, messaggi sul: "fallo tanto poi in un modo o nell'altro starai meglio di tanti altri".

Però il fatto che questi mostri (mi permetto, perchè uccidere o far uccidere delle persone per motivi politici è un abominio, gli animali sono più sensati, per il potere si sfidano solo il capobranco e lo sfidante) non diano il minimo segnale di pentimento ma cerchino soltanto il modo per svicolare il meglio possibile dalle situazioni punitive che meriterebbero.

Quello che più mi preme di tutto il discorso è l'esempio che stiamo dando ai giovani, se io mi faccio domande come quella sopra, un giovanissimo che non si fa tante domande troverà facile scegliere la strada in discesa, in tutti i sensi.
Insomma questo non dare ( sentire, direi da parte di chi l'ha commesso ) un minimo segnale di pentimento se da un lato si pone come " scelta" del singolo che ha commesso una qualsiasi cosa, dall'altro è proprio questo, attraverso le televisioni ed i media in generale, che si pone come esempio.
Addirittura qualcuno potrebbe, come se non bastasse, identificarsi con chi ha commesso, un efferato delitto, cosa che potrebbe accadere!
La società lo permette, perchè è più preoccupata a sbattere in prima pagina il Tizio di turno - che mi pare la gogna dei giorni nostri, più che una necessità di fare/dare informazione - o parlare di quello e di quell'altro.

La società, probabilmente, ha bisogno di questi mostri sia per un discorso di identificazione, per coloro che sono al di fuori dalla categoria " colpevoli", nella parte buona, perbene, che mai farebbe una cosa del genere; ne ha bisogno anche per indignarsi talvolta, poichè penso che l'indignazione - quella non cosciente che viene in un certo senso anch'essa automatizzata - è il sale che la società stessa si mette sulla coda.
Tutto ciò, associato alla perdita di valori che dicevo su genera - e non potrebbe fare diversamente - altri "mostri" facendo in modo che nel calderone ci si possa inserire di tutto, a patto che lo si differenzi dalla parte " buona", sociale, quella che porta avanti le sorti della convivenza civile.
Anche per questa direzione marcia la degenerazione secondo me. Un reputarsi migliori rispetto all'Olindo, alla moglie etc etc...
Questo, uno dei tanti significati, a mio avviso, di sbattere il mostro in prima pagina. C'è bisogno di incolpare qualcuno e la folla è sempre pronta, soprattutto quando c'è l'immagine, l'informazione che la supporta.

Per altro verso, riflettevo sul film di cui parlava Red. In effetti l'autorizzazione per girare in quel carcere un corto era stata data dalla Regione Umbria prima del delitto di cui si parla. Caso ha voluto, poi, che vi capitasse la persona che in quel momento era sui giornali.
Ora tralasciando il possibile significato che potremmo dare ad una iniziativa del genere, tra le tante attribuire a detenute taluni ruoli per una finalità educativa.
Quello sul quale volevo soffermarmi è l'utilizzo che si è fatto di questo spezzone di vicenda. Tutti hanno gridato allo scandalo - come era prevedibile - premendo affinchè questa iniziativa venisse quanto meno sospesa. Si, ma è stata sempre fornita dai media in un determinato modo. Modo che poi si è prestato - e si presta secondo me, ancora - a divenire ulteriore base per la " costruzione " del personaggio imputato, specie in odore di processo. Anche questo, oltre che esempio a mio avviso, è pure condizionante in negativo.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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