Discussione: Piede amputato
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Vecchio 31-08-2010, 19.27.17   #2
diamantea
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Provo a dare un'interpretazione.
Intanto noto che ogni qualvolta mi trovo in ospedale o sto male e vado dal medico il problema sta sempre nel ventre, nell'addome più genericamente.
Posso supporre che è il problema con il femminile distorto, c'è sempre questo dolore che mi spinge ad andare dal medico.
E' un dolore emotivo oppure sintomatico? Ad esempio può indicare l'organo bersaglio delle mie somatizzazioni, la punta dell'iceberg che mi porterà alla radice se vado fino in fondo.
Il dolore mi porta a guardare al problema, compito questo del sintomo. Però poi mi ricordo che stavolta l'ha avuto una sorella non io, ma allora perchè qui? E' solo una scusa per accertarmi che tutto vada bene? come prevenzione?

Gli ospedali o studi medici sono in genere normali, questa volta si tratta di un centro ad alta tecnologia, vuol forse dire che sto affinando le mie tecniche di indagine conoscitiva, le mie capacità o che cerco mezzi per andare sempre meglio alla radice.

Il valium a sinistra può indicare la necessità di placare l'ansia, il sintomo che mi impedisce di proseguire con serenità nel processo di individuazione del problema.
E' una donna che lo somministra, come se il mio femminile desidera o ritiene opportuno essere sedato, dormire, rimuovere lo stress.
Il letto è a muro dal lato destro, il sinistro è protetto dalla sbarra. Il muro potrebbe indicare la solidità del maschile che mi protegge mentre la sbarra a sinistra è un mezzo ausiliario esterno a me.

La figura del mio compagno va comparendo sotto diverse spoglie, prima da amante ora da infermiere ma sempre gode della mia fiducia, so che sarà delicato, rassicurante.
Egli diventa una figura importante nel mio processo di individuazione del problema.

Il letto per la mia visita occupato dal ragazzo stavolta è rivolto a sinistra ed ha le sbarre in entrambi i lati.
Qui penso che dovrò guardare nel femminile, ma prima di me c'è un ragazzo incidentato in via di riabilitazione. Che sia un'altra parte del mio maschile rifiutato ed ora ripescato?

L'uomo adulto ha la mia età, il viso afflitto e rassegnato, quasi umiliato che pure lo guardo osservando dal corridoio, padre del ragazzo incidentato pure lui, ha subito l'amputazione della gamba.
L'ho già sognato un simile simbolo, mi viene da pensare che forse il taglio io l'ho fatto veramente al maschile ma lo sto riabilitando nella parte adulta più danneggiato e nella parte giovane o immatura meno danneggiato.
Il piede viene salvato anche se il polpaccio non c'è più, e lo deve tenere in equilibrio sul braccio sinistro mentre gira, dietro la testa del figlio, antiorario, quindi verso sinistra.
Qui veramente non saprei che dire. Perchè salvo un piede che non può essere utilizzato per camminare? e che senso ha sul braccio? Gira a sinistra dal lato intuitivo, femminile, un maschiile costretto ad assoggettarsi al maschile se vuol essere riabilitato? Senza una grande autonomia? Può moversi ma con piede solo?
Perchè quel piede conciato o imbalsamato, come a ricordargli che prima aveva due piedi e ora ne ha due ma funziona solo uno? Mi sembra punitivo.
Tuttavia è alla fine della riabilitazione, quello è l'esercizio finale, ha una grande forza di volontà ed anche fisica, dopo saranno dimessi entrambi.
Poi toccherà a me.
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