Discussione: Le avversità
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Vecchio 22-12-2006, 13.10.45   #4
Uno
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L'esempio della montagna non rende, in quel caso Grii nessuno ti impedisce di stare attenta ai ciotoli che fai cadere, anzi sarebbe saggio farlo, così potresti pretendere altrettanto da quelli sopra.
provo un paio di esempi, prendi una porta girevole come usavano negli alberghi o in certe banche, metti che non sia sincronizzata.... cioè che per entrare su un lato deve essere chiusa sull'altro e viceversa....... se non fai in modo che il tuo turno sia rispettato ma stai ad aspettare passeranno sempre gli altri con un flusso opposto al tuo e tu rimarrai ferma, al contrario per passare tu almeno per un momento devi fermare quello opposto.
altro esempio, pensa ad un incrocio di 4 strade trafficatissimo, senza semaforo e senza precedenze imposte dai codici, se va avanti sempre il flusso che interseca la tua strada non ti muovi.... sulla strada non si fa.... ma nella vita a volte bisogna rischiare l'incidente....
terzo esempio, immaginati in una via del centro e con una massa di persone che viene in senso opposto al tuo... questo esempio ci permette di approfondire una cosa, hai tre possibilità principali, puoi arrenderti alla massa e farti riportare indietro, puoi opporti a quello che ti viene contro e costringere lui a tornare in dietro finchè ti sta davanti.... oppure riuscire ad infilarti tra due che vengono contro.... quest'ultima sarebbe la soluzione migliore ma ci vuole prontezza di riflessi (interessante questo modo di dire, dobbiamo svilupparlo bene da qualche parte) capacità di rendersi poco ingombranti, e altre cosette che non sono nella dotazione di tutti.
Spero che si capisca un pochetto meglio, anche se ancora incompleto.
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