Citazione:
Originalmente inviato da luke
Ed allora, secondo te, adoperarsi ad un certo punto per trovare un'ambiente a noi congeniale, inteso anche intermini di amicizie, frequentazioni e posti in cui ci troviamo, è uno sforzo inutile oppure no?
E' ovvio che in un percorso di crescita ci si debba comunque confrontare con situazioni e persone con le quali non ci si trova in sintonia, ma ad un certo punto si sente anche il bisogno di cercare e limitare le frequentazioni in ambiti e con persone ben definite, escludendo o limitando al massimo possibile le altre (anche se ciò è estremamente difficile e rischioso):
può essere questa una "mossa" azzeccata o sarebbe meglio concentrarci solo su noi stessi in modo da poterci adattare e sopportare qualunque ambiente nel quale ci dovessimo trovare?
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Ciao Luke,
anche secondo me come ti hanno risposto gli altri, gli estremismi non portano a niente di buono però dalla mia esperienza posso dirti che è importante iniziare ad assecondare quella vocina interna che ti fa cercare persone e luoghi con cui ti senti più in sintonia... E' un pò come iniziare ad espandere una forma, se la soffochi o la limiti secondo me ti blocchi, poi magari torni a fare le stesse cose che facevi prima e a vedere le stesse persone però lo fai in modo diverso. Cioè se ci sono persone o luoghi che ti senti di voler 'esplorare' e altri che vuoi abbandonare secondo me è conveniente farlo(con criterio), se alla fine del viaggio si rivelasse inutile, la differenza sarebbe che l'hai scoperto da solo. Magari è un pò come un viaggio in tondo che ti fa arrivare allo stesso punto ma se non fai il viaggio quello che trovi lungo il percorso come fai a conoscerlo?
Isolarsi o chiudersi in un convento non è la soluzione ma nemmeno costringersi a frequentare luoghi o persone con le quali (al momento) ci sembra di non aver nulla da dire. Magari si parte, ci si allontana e quando torniamo scopriamo che a quelle persone possiamo dire un sacco di cose