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Vecchio 27-08-2008, 15.02.25   #3
griselda
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Penso che esiste tanta paura dell'altro del giudizio dell'essere da meno, di non essere all'altezza, di essere feriti, di non essere capiti, di non essere accettati per quello che si è, perchè si fanno sempre paragoni, perchè ci si ritiene sempre nel giusto, perchè si è diffidenti, perchè si hanno un sacco di pregiudizi e di paure.
La conoscenza è superficiale quasi che se tocchi l'altro o l'altro ti tocca puoi rimanere fuminato, allora la tattica è quella degli animail che fanno vedere i denti, noi no, ma le spariamo insomma l'ego a gogo, e io sono più fico di te, l'altro è sempre da meno perchè fa diverso da me, la pensa diversamente e quindi lo tengo a distanza si sa mai che mi sbrani con i suoi dentoni. Poi si incontra tra tanta gente qualcuno di simile e scatta la simpatia allora li si entra un po' più in profondità,iniziano le confidenze e si condivide maggiormente, perchè l'altro ti è simile quindi ti capisce senza dover fare una fatica bestia per spiegarti. Se sei diverso da me ho paura non mi capisci non condividi e quindi sei lontano da me.
Il punto è invece che l'altro proprio perchè è diverso da te ti può far vedere qualcosa che non vedi, ma siccome io so tuttissimo e trovo persone che la pensano come me, io sono dalla parte della ragione sei tu che stai sbagliando e nessuno che si incontra più nel diverso.
Però l'uomo da solo non sa stare quindi ha bisogno di confrontarsi se non altro per dimostrare a se stesso di valere qualcosa ed ecco che nascono i problemi.
Quando si entra in un gruppo già formato spesso si fa fatica perchè loro si sono già ammalgamati hanno avuto il tempo per farlo e si difendono dal diverso tutti insieme loro hanno già trovato il loro modus di convivenza e tu no. Il gruppo è unito dall'idea che tutti condividono e se tu vuoi far parte dell'idea farai parte del gruppo, in ogni gruppo poi c'è anche l'ideatore e anche il suo anticristo quello che vorrebbe esserlo ma non ne ha le capacità e quindi si rode. Un leader coordina i movimenti del gruppo trascina chi per lo più idee non ne ha o non le sa realizzare mentre lui sa pensare e fare, le persone lo seguono per il suo carisma.
Come recitava quel detto ogni testa un piccolo mondo a voja a metterli insieme, bisogna volerlo ma per volerlo bisogna desiderarlo e poi far in modo di mettere in pratica, ma se siamo tutti li solo per divertirci chi vuole fare fatica?
Ok fate la croecetta rossa su tutti i pregiudizi esposti grazie
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