Gibran ha detto: chi è buono non chiede a chi è nudo: "Dov'è il tuo vestito?", né a chi è senza tetto: "Cos'è accaduto alla tua casa?".
Non glielo chiede, anche se sa perchè è nudo e perchè è senza casa. Nemmeno io lo chiedo ma mi sento punta nel profondo. Quindi la rabbia che avverto quando osservo l'inerzia davanti alla malattia, in realtà è la rabbia per la mia stessa inerzia davanti alle mie malattie. Potrebbe essere così.
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