Discussione: Incroci, memorie
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Vecchio 29-12-2009, 21.19.52   #7
Ray
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Mi sono persa qui scusate, l'eterno presente non riesco a coglierlo ahimè. Ci potrebbe essere un altro modo di esporlo e che io possa capire?
Mi pare di esserci sul punto di vista che è diverso per ognuno e che certe cose sono relative al momento che stiamo vivendo poi però è calato il buio. Mi aiutate?
Fai bene a chiedere. Ci provo e ti ringrazio perchè così vedo se e quanto effettivamente ho capito.

Nella metafora di Uno noi siamo tutte le rette (o i foglietti) che riguardano le nostre cose. Queste rette hanno direzioni diverse, ossia sono inclinate in diversi modi. E hanno un verso, cioè vanno da un qui a un lì, dove qui è passato e lì è futuro.
In ogni momento queste rette si incrociano tutte in un punto, cosa per altro geometricamente inevitabile per rette non parallele, e quel punto è ciò che manifestiamo in quel momento, che è il risultato di tutte le rette che dal passato portano roba in quel punto e poi continuano verso il futuro. Quel punto di intersezione è il presente e Uno lo simboleggia con la puntina.

Ora, pur essendo noi tutte le rette, sia le perti di queste che stanno nel passato sia le parti che continuano nel futuro, la nostra essenza nel momento ics è data dalla puntina.
Geometricamente la rappresentazione è ottima perchè quel punto di intersezione ha estenzione nulla, mentre la puntyina che lo indica un certo spessore ce l'ha. E' per via di quell'estensione nulla che il presente, l'attimo, è così difficile da cogliere. E' come se fossimo coscienti di alcune porzioni di alcune rette, ma non riuscissimo a coglire il punto di intersezione. Nonostante questo, quel punto è ciò che siamo nel momento ics... siamo, facciamo esperienza e memorizziamo. Poi subito dopo ricordiamo, in realtà parzialmente, ciò che eravamo e questa è la nostra comune percezione di noi: una serie di puntine che mostrano un tracciato ma che cogliamo molto raramente. Abbiamo unì'idea vaga del tracciato.

Se fin qui ci sei, e se fin qui non sono andato troppo fuori, prova adesso a ribaltare il discorso: se è vero che la puntina nel momento ics è il risultato delle rette e di ciò che esse hanno portato, allora è anche vero che se spostassimo la puntina, essa diverrebbe il risultato di altre rette che hanno portato roba diversa... ossia andremmo a prendere cose portate da altre rette... accenderemmo altri punti di intersezione possibili, ma solo potenziali.

Il problema del ricordare sta nel come trasportare quelle cose che arrivano in un'altra puntina, nella nostra puntina... insomma come collegare i due punti nella coscienza. Sono comunque collegati dal sughero, ma noi non percepiamo il sughero, percepiamo normalmente solo alcuni tratti di alcune rette.

Si capisce qualcosa?
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