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Vecchio 02-12-2009, 13.01.35   #21
Ray
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C'è una cosa su cui secondo me ha ragione Elo, ed ha a che fare col lasciare liberi.
Ma quale lasciare liberi? Chi si può arrogare il diritto di non lasciare libero l'altro? L'altro è già libero di fare come gli pare e l'unica entità a cui deve rendere conto è la sua coscienza. Qui non si parla neanche di amore... se sto pensando di poter non lasciar libero l'altro non sto certo amando. L'altro è libero di sbagliare come può e se glielo impedisco in qualche modo sto facendo violenza.

Però Elo, anche io devo essere libero di non continuare una relazione nella quale le condizioni della stessa non mi vanno bene, non fanno la mia felicità. Se la felicità dell'altro sta nella promiscuità e la mia nell'esclusiva allora non siamo compatibili, almeno finchè qualcosa non cambia.
Quindi va benissimo porre condizioni ad una relazione... queste esistono in tutte le relazioni, anche qui sul web se ci pensi. Io non posso mettermi ad insultarti solo perchè questo mi renderebbe felice.

Sottolineo una cosa importante: mettere condizioni allla relazione non significa metterle anche all'amore. Infatti per lo più chi viene tradito soffre perchè ama ancora, ma si rende conto di aver perso il partner. Che poi cerchi di soffocare l'amore, di non sentirlo, perchè non vuole più stare con lui/lei questa è un'altra storia... ma in realtà si può amare benissimo anche da lontano.

Il problema non sta nella tua frase iniziale: amare è volere il bene dell'altro, sta nella tua capacità di stabilire cosa sia il bene dell'altro. Io dico che non ne sei capace, così come non lo sono io. Posso solo, a seconda del mio livello di coscienza attuale, credere quale sia il male minore e scegliere di volta in volta se è preferibile dare uno schiaffo o rimproverare il figlio scavezzacollo o lasciare che finisca sotto un'auto e impari così la prudenza.

Chiunque abbia ragionato più di cinque minuti sulla propria esistenza e sulla propria esperienza sa che non sempre il piacere del momento rappresenta un bene e sa che spesso confondiamo la felicità con l'euforia e si rende conto che sarebbe stato meglio a volte rinunciare a delle soddisfazioni momentanee a favore di maggiori benesseri successivi. Se per farmi un giro di giostra e godere nell'immediato vado a far soffrire chi amo e per questo poi sto male anch'io (è un esempio, di una possibilità) forse non era proprio il mio bene, anche se magari dovevo fare quell'esperienza per imparare.

Quello che sto dicendo è che non si può generalizzare il bene, non si può stabilire a priori che una categoria di azioni sia male e un'altra bene... anch lasciare un patner a volte potrebbe essere un atto d'amore.

Aggiungo anche, senza nessuna animosità, che c'è molta arroganza in chi parla con toni assolutistici e pretende che ciò che va bene per lui vada bene per tutti... ma non mi riferisco solo a te e non mi tiro certo fuori dalla cosa.

Ultima modifica di Ray : 02-12-2009 alle ore 13.04.41.
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