Discussione: disordini alimentari
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Vecchio 06-02-2011, 20.18.48   #33
Sole
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Citazione:
Originalmente inviato da Edera Visualizza messaggio
Questa parole sono uno spunto per dire due parole sulla correlazione tra i disordini alimentari e l'immagine di sé.
In famiglia mia l'aspetto fisico è sempre stato un dato molto importante per la mamma (che infatti si rifiuta di invecchiare), per questo motivo radicato nella nostra mente di figlie vive il concetto secondo il quale ricevi attenzione e amore in base a ciò che appari agli altri. Credo sia questo che volevi dire Sole (dimmi se sbaglio), ed è sicuramente un aspetto presente in chi soffre di questa disturbi.
Si, gran parte era questo che volevo dire, quindi una proiezione del problema altrove. Ma ancora di più non solo abbiamo la percezione di essere amati se ci adeguiamo agli altri ma risuciamo a sentirci bene con noi stessi se percepiamo che gli occhi degli altri ci apprezzano, forse non si capisce ma c'è un doppio passaggio ancora. Ci vogliamo bene (che poi bene non è per niente) di rimbalzo del giudizio degli altri su noi. E' un qualcosa che conosco. Per questo anche dicevo che se non si riesce ad affondare la radice del problema la si può sicuramente scovare in altro che facciamo.
Quote:


Bisogna recuperare il piacere di essere se stessi, il bulimico e l'anoressico oltre a non sapere chi sono, tentano di scoprirlo in base alle opinioni e ai giudizi degli altri, ci si adegua a un modello di tendenza che in realtà con la nostra essenza non ha niente a che vedere:
E' quello che intendevo sopra.
Quote:

Il cammino sicuramente difficile e è tentare di slegarsi da tutto ciò che è fittizio , lentamente, una foglia alla volta e arrivare al cuore.
Alla fine il giudizio degli altri se andiamo alla fonte, è il giudizio di una mamma e un papà archetipali. Rendersi indipendenti da ciò che l'altro pensa libera la propria essenza e libera dal bisogno di molte cose.

Beh su questo ci stiamo lavorando

Uno diceva più su così:
Citazione:
Il problema più grande di questi disturbi dell'alimentazione è che le mamme non accettano il fatto che dovrebbero mettersi in gioco insieme ai figli, quindi in questi casi l'unico percorso risanatore percorribile è quello che porta la figlia o il figlio a rendersi indipendente.
Se la cosa riesce, lascia la mamma insoddisfatta, non riesce a vederla come una vittoria perchè comunque ha perso qualcosa.
Questo è un problema non da poco.
Se torniamo al fatto che si ha necessità di controllare il bisogno di riflettersi negli altri come individuo per riconoscersi e che questo deriva dal bisogno affettivo della mamma o del papà, quando realizziamo che dobbiamo renderci indipendenti, dobbiamo anche trovare la forza di far soffrire la mamma od il papà che a loro volta dimostreranno di non amarci più pur di riattanagliarci. E' uno scoglio grande che incosciamentee metterà in moto parecchio. Superato quello immagino che si è liberi. Lasciare che loro soffrano per le loro meccanicità ma liberare noi è un vero atto d'amore verso noi stessi. Un riconocimento vero ed intimo del nostro essere.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?

Ultima modifica di Sole : 06-02-2011 alle ore 20.21.01.
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