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Vecchio 11-12-2008, 00.44.57   #108
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Torno indietro un momento, per cercare di chiarire questa cosa.
Come detto sopra se prendiamo la parola uccidere nel senso comune cioè togliere terminare una vita fisica dovremmo diventare vegetariani o spingendo ancor più all'estremo la cosa nutrirci di aria o sole o acqua... anzi volendo si potrebbe anche estremizzare ulteriormente.
Se invece prendiamo in considerazione, dall'etimologia, l'uccidere inteso tagliare, incidere etc.. con lo scopo di portare poi alla morte ecco che il principale bersaglio è l'uomo, semplicemente perchè un vegetale non possiamo ucciderlo in questo senso, un animale , di quelli che vivono con noi, sarebbe già possibile seppur difficile.
Quello che volevo dire che l'assassinio non si concretizza solo con la materializzazione dell'uccisione, quei particolari detti "con la morte nel cuore", "Quel dolore mi ha ucciso" etc... stanno ad evidenziarci che la morte del corpo è "solo" l'atto finale ed oggettivamente visibile a tutti, ma ben prima inizia un percorso che per una serie di circostanze porta una persona a trovarsi in un destino. Noi con il nostro comportamento possiamo agevolare le circostanze che agiscono su qualcuno, o possiamo ostacolarle....
Non uccidere in una forma prolissa dovrebbe essere:
"non fare nulla perchè un'altro essere venga frammentato e spinto verso la morte,
fai quello che puoi per impedire che un'altro essere venga frammentato e spinto verso la morte"

Adesso mi è molto più chiaro, la vedevo da troppo più su che comunque è una conseguenza.
Condivido il sentimento di Red e Ray, anche se come hai ampliato il "non uccidere" mi ha emozionato oltre che spaventato.

A fare la differenza tra noi e gli animali è il centro emozionale?
Hai usato un modo di dire: con la morte nel cuore.. il che mi lascia pensare che ad essere frammentato è il sentimento (che poi viene elaborato da tutta una serie di pensieri bassi o alti che siano). Nella morte fisica si ferma il cuore, così noi frammentiamo il cuore che è nella nostra cultura il contenitore dei sentimenti.
La chiave sarebbe quindi nel tener sempre conto dei sentimenti altrui?
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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