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Vecchio 09-12-2006, 17.30.16   #9
griselda
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La colpa dei genitori al cinquanta per cento con il nuovo tipo di insegnamento?
Nella scuola sono state apportate delle modifiche…tipo alle elementari i bambini sono lasciati molto liberi di alzarsi dai banchi, di esprimere opinioni anche tutti insieme. Logicamente il tempo delle lezioni si accorcia notevolmente, l’attenzione è relativa…la personalità si espande….
Vi sono pro e contro secondo me che poi si ripercuotono sulle scuole successive, dove gli insegnanti non sono ancora frutto di queste innovazioni. Nella scuola media inferiore si vorrebbe che questi ragazzi avessero tutte le caratteristiche che non sono state loro insegnate, invece che insegnarle con la pazienza che occorrerebbe. Questo fa nascere incomprensioni.
Sono molte le cose che sono cambiate ma non sono ancora cambiati gli insegnati, che avranno si fatto corsi di aggiornamento ma non sono il frutto di questi insegnamenti. Le materie che oggi si studiano alle medie inf. sono talmente tante che nessuna viene approfondita. Viene insegnata, fatta la verifica e poi stop si passa ad un’altra. Alla fine secondo me c’è un’infarinatura generale che però richiede un surpluss di energie, ma che alla fine lascia poco o niente. Spero di sbagliarmi.
Anche le materie come artistica, scienze, musica sono state ampliate al massimo, persino la famosa l’educazione fisica ora ha la parte anche teorica da studiare e mettere in pratica.
Nella scuola di mio figlio vi è un professore “diverso” dagli altri.
Quando lo incontro mi guarda e mi dice.” Mi raccomando non venga al colloquio non perda il suo tempo…” i ragazzi lo amano e qualunque cosa chieda loro essi la fanno. È l’insegnante di lingua. Quando lo incontro nei corridoi ha sempre un sorriso per tutti, ma è fermo e risoluto quando la necessità lo richiede. La sua principale capacità non è quella di essere insegnante ma di essere umano. Ad una mia perplessità rispose con questa frase “ Ma signora…! Ma sa cosa vuol dire stare in classe con tutte queste ragazzine carine, e sono tutto molto carine, a quest’età, con gli ormoni in subbuglio?” insomma cerca di comprendere al meglio tutto ciò che lo circonda, le ansie dei ragazzi, le paure, i loro exploit. Ma allo stesso tempo riesce ad ottenere miglioramenti incredibili da tutti i ragazzi.
Sono convinta che per lui sia davvero una vocazione.



p.s. sono d’accordo con Uno ai ragazzi va insegnato dai genitori che ci si deve impegnare per ottenere. La cosa più difficile oggi è quella di andare contro corrente, e far capire al proprio figlio che quello che oggi sembra essere schiavitù un giorno potrà essere libertà.

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