Discussione: Sbagliare le domande
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 24-02-2011, 11.35.56   #7
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Secondo me la domanda contiene già la risposta. Nel momento in cui viene formulata da qualche parte esisterà una risposta e il mio essere lo sa, solo lo devo rendere conscio, chiedo perchè non so trovarla da sola oppure non mi so prendere la responsabilità di farlo.
Io sento che quando faccio una domanda ho già un'idea delle possibilità di risposte ma non riesco ad afferrare quella giusta ma su diverse risposte potrei sentire dentro qual è quella giusta per le mie possibiltà del momento.
Semmai mi pongo il problema di affidare la mia domanda ad un intelocutore che a parere mio potrebbe aiutarmi a trovare la risposta giusta.

L'aspettativa nasce quando penso di aver trovato la persona che mi può dare la risposta. Se trovo un interlocutore di cui non ne conosco la sua reale capacità di rispondermi valuto la risposta, non è detto che quello che mi arriva sia un'esperienza da provare.
Poniamo che io sia in crisi esistenziale, chiedo a qualcuno cosa devo fare per uscire dalla crisi, poniamo che l'interlocutore mi risponda che devo buttarmi a mare con una pietra al collo... di certo se sentivo dentro forte questa risposta non avrei chiesto, ma l'avrei fatto. Se chiedo è perchè questa soluzione è estrema e voglio trovare alternative, non credo che qui non buttandomi a mare perda l'esperienza della suicida morta annegata.
In pratica stai dicendo che alla domanda che ti nasce dai un X di risposte e se questa domanda la rivolgi ad un altro è solo per vedere quale di queste risposte suona pure a lui. Poi però se tra le tue possibili risposte c'è: "giallo, rosso e verde" e tu propendi per il rosso e lui ti dice giallo, l'orco inizia a grugnire , se poi addirittura ti risponde blu... aiuto...
Citazione:
Se io faccio una domanda sapendo che qualunque sia la risposta me la darà in modo da rendermela accettabile perchè è al Maestro che la sto facendo, la accetterò anche se non corrisponderà alla mia aspettativa altrimenti non sono una discepola o l'altro non è il Maestro.
Prova a rileggere quello che hai scritto.
Stabilisci che uno è un Maestro se ti risponde come tu potrai accettare.
Citazione:
Ci sarebbero tante altre cose che vorrei dire...
Dille, siamo qui .

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
In pratica quasi mai domandiamo davvero, la maggior parte delle volte, avendo aspettative più o meno precise, quello che chiediamo è una conferma della risposta che ci siamo già dati... e ce la siamo data perchè conferma la nostra idea delle cose.
Invece di fare esperienze tessiamo il velo di Maya...
Già....

Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
La domanda vera allora è come fare per non inquadrare chi abbiamo di fronte e vivere la relazione?
Ascoltando senza filtri ed elaborando solo dopo aver ascoltato tutto. Se filtri già in partenza ti perdi tutto, perchè quello che il filtro accetta è solo quello che hai già.

Il filtro preventivo va bene per compiti di routine, se devo fare un lavoro ad una persona è bene che mi concentri solo su quello che questa persona mi dice nel merito del lavoro che devo fargli. Il tutto limitato al tempo e luogo del lavoro, poi se mentre sto lavorando (lavoro già impostato ed iniziato) parliamo ed ascolto anche del suo nipotino (esempio) non c'è nulla di male, anzi...
Citazione:
Pensavo che esistesse la domanda giusta al momento giusto, e che le altre non trovassero risposta per via di una mal formulazione e/o momento non adatto... adesso non ne sono più così sicura. Bisogbnerebbe allora imparare a riconoscere le vere domande da quelle su cui abbiamo un'aspettativa di risposta, ed evitrare di fare queste ultime...
Per fare sempre la domanda intelligente?
Per far vedere di essere cresciuti? (i bambini domandano tutto)

Il problema non è quante domande si fanno, quanto sono intelligenti (ricordo che la mia definizione sintetica, preferita di intelligenza è: "adattamento all'ambiente") cioè quanto riescono a sopravvivere... quando si ragiona in questi termini poi qualsiasi domanda si fa deve per forza essere intelligente, guai se non viene considerata tale e lasciata morire. Diventa curiosità morbosa in qualche forma.
La forza sta nel domandare senza repressione, ma poi sapere ed accettare che ad alcune domande si troverà una risposta subito, ad altre la risposta arriverà con il tempo ed altre ancora non avranno mai risposta perchè noi sono siamo pronti. Paradossalmente una volta accettato questo si diventa pronti a trovare praticamente tutte le risposte, in un certo senso non c'è più l'ansia da prestazione (non è preciso ma rende l'idea).
Uno non è connesso