Discussione: Ancorarsi alla realtà
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Vecchio 08-08-2010, 22.45.33   #12
Ray
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Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
Certo sarebbe da definire meglio cosa sia realtà.
E' chiaro che per chi tende a vivere con la mente, a pensare le cose ma sostanzialmente a non viverle, allora prendere contatto con la materia, l'azione, il dolore fisico della fatica, è ciò che può risanare lo sbilanciamento. Ma è vero anche che ci sono persone troppo attaccate alla materia, alla fisicità, che trovano che vivere sia solo stare in azione con il corpo(non in assoluto ovviamente), e che non hanno un minimo di fantasia e di poesia.
Mah, se stanno bene che male c'è? A qualcuno basta, magari per un certo tempo. Poi può darsi che sopraggiungano altre esigenze e si manifestino cose come fantasia e poesia.



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Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
Mi pare di capire che stare a contatto con la realtà significa essere persone integrate nello spirito e nel corpo e capaci di interagire sia con l'ambiente, o ecosistema ,che con gli altri.
L'attività ideativa, la fantasia, che valore hanno nella vita reale dal momento che ne siamo dotati, quasi quasi mi chiedo? Personalmente sono stata spostata verso la ricerca del piacere , della armonia ad ogni costo, e alienarmi attraverso la fantasia mi ha aiutata a restare in un mondo che a un certo punto mi sembrato esageratamente pesante. Ma credo ci siano altri che si saranno mossi nella tendenza opposta.
La fantasia ha molte funzioni (c'è un vecchio tread...) tra cui permetterci di esplorare in parte esperienze senza per forza viverle del tutto, o proiettarci in situazioni ipotetiche che potrebbero presentare aspetti utili o interessanti. Entrambe sono presenti nel gioco.
La funzione più elevata comunque è ideare. Ma per diventare davvero in grado di farlo, anche se può sembrare paradossale, è necessario non solo essere ben ancorati alla realtà, ma soprattutto non perdere quell'ancoraggio quando usiamo la fantasia. Insomma una parte di noi deve sempre sapere cosa sta facendo.
Il guaio è che non lo sappiamo mai... quando usiamo la fantasia ci dimentichiamo di noi... e smettiamo di usarla da subito. E quando smettiamo di usarla, lei usa noi.
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