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Vecchio 03-12-2008, 00.16.34   #7
jezebelius
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Originalmente inviato da stella Visualizza messaggio
La parola Mosè significa appunto "salvato dalle acque" o "tratto dalle acque" e più genericamente "figlio".
La vita di Mosè è un parallelo di quella di Gesù, inizia con l'uccisione dei primogeniti maschi, dalla quale la madre lo salvò affidandolo ad una cesta nel fiume....

Io penso che comunque la Legge rappresentata dai 10 comandamenti sia una legge valida sempre e che si discosti molto dal culto del sole, penso che la lotta tra il sacerdate e il faraone era per il potere politico, e poco spirituale....
Penso anche che l'Esodo non sia stato solo dal punto di vista spirituale ma proprio fisico.

Ne è una prova lo stesso vangelo che riporta la festa della Pasqua ebraica per ricordare il passaggio del mar Rosso, e la festa delle capanne....
Che Mosè e Aronne siano dei grandi personaggi è indiscutibile, ma Mosè non è stato l'unico ad andare contro corrente avendo sentito il richiamo di Dio, prima di lui Noè, Abramo, che avendo avuto fede hanno fatto delle imprese impossibili...

Questa storia e le altre riportate nella Bibbia possono adattarsi al cammino che ciascuno compie, e che ciascuno nella sua vita passi un periodo di deserto e di prove, e prima di questo debba fare un passaggio, dove le acque sono simbolo di nascita o di rinascita, non per niente anche nel ventre della madre si è circondati dall'acqua, da cui poi si viene tratti per iniziare la vita...
Sicuramente, secondo me, non è da sottovalutare nessuna interpretazione anzi.
Con questo voglio anche dire però che se da un lato si vuole indagare la storia - nel senso di una evoluzione di eventi e su quelli basare i precedenti costruendo anche una sorta di linearità nel tempo - di quel periodo, presumo, abbiamo ben poco, per cui dall'altro, le poche informazioni che l'uomo ha a disposizione deve a mio avviso necessariamente " fotografarle" assieme ad altre, e da ciò non si può fare altro che confrontarle cercando analogie o diverse visioni di un periodo o di chissà cos'altro.

In pratica, ed in sostanza, non mi sento di attribuire al Vangelo ad esempio soltanto una interpretazione che scaturisce da un certo tipo di lettura che è quella religiosa, definendo questa come oggettiva senza altre basi. Soprattutto quella che " viene rappresentata" come storiella da una certa categoria di persone.

Per carità, più in generale, non dico che il passaggio del Mar Rosso a questo punto non sia avvenuto ma neanche posso essere convinto assertore del contrario.


Da tutto questo, soprattutto per il fatto che nella traduzione dei testi originali in altra lingua al solito o si perde qualcosa o la si travisa e fermandomi a chiedere a chi ne sa più di me, direi pure che il Mar rosso potrebbe non essere il " Mar Rosso"....
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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