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Vecchio 17-12-2006, 23.51.42   #7
Ray
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Originalmente inviato da ellebi111 Visualizza messaggio
La domanda che mi è venuta naturale invece è stata se queste due domande potrebbero coadiuvare (causare mi sembra eccessivo) l'insorgenza di comportamenti tendenti all'ossessione (il caffè) od alla dissociazione (il the) o se, da tue esperienze potrebbero opporsi ai due stati.
Beh, giustamente dici coadiuvare e non causare quindi mi libererei senza dubbio anche della parola "insorgenza".
Sicuramente il caffè, se preso in dosi massicce (intendo davvero massicce) può influire su una tendenza ossessiva intensificando, ma per bere tutto quel caffè devo essere già ossessivo (non so se si capisce...) ovvero ciò che mi spinge a consumare ossessivamente caffè è proprio una tendenza ossessiva del comportamento già esistente... e possiamo anche arrivare a livelli clinici (ricordiamoci che stiamo parlando di una parte molto piccola, periferica e settoriale del topic).

Chi lavora in psichiatria sa benissimo che il caffè viene usato dai pazienti cronici (no comment su sta cosa o vado tanto OT che mi auto banno), più o meno consapevolmente, come contrasto agli effetti di certi psicofarmaci. Per sortire effetto c'è tuttavia bisogno di dosi davvero massicce... ho sentito di uno che si buttava in bocca caffè liofilizzato e lo teneva li a mo di tabacco da masticare... era arrivato a mezzo chilo al giorno. Sarebbe da fare confronti analoghi per il tè.

In linea di massima le sostanze hanno poco potere di generare un qualche effetto (qui la scienza inorridisce) che non sia già presente in chi le assume. Anche se presente a livello potenziale, ovvero non manifesto. Ovviamente vale sia per gli eccitanti (che aumentano) sia per i sedativi (che diminuiscono)... cmq anche qui si apre un discorso enciclopedico...
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