Per i divorziati, separati e omosessuali sapevo che la comunione è concessa senza dover consumare rapporti.
Per i divorziati è vero che il divorzio è una separazione e quindi non si può stare in grazia di Dio, ma se avviene consensualmente e con serenità è lo stesso?In ogni caso sopratutto per quest'ultimi, è una buona induzione al sacerdozio: castità come dono di Dio, tanto non ci si può sposare e quindi... sacerdozio.
Sto facendo ste domande per riflettere, e ovviamente non per sminuire il matrimonio, che ritengo un ottimo stile di vita. Sembra però che la scelta sia o matrimonio o sacerdozio, non si sfugge...
Il discorso che facciamo è che noi ci dobbiamo adattare alla Chiesa e non viceversa.
Però se ci pensiamo chi allora è veramente cattolico?
Io ad esempio non tollero che si giudichi qualcuno perchè è ateo ( da un cattolico) quando chi si definisce tale spesso non riconosce tali precetti.
Mi spiego meglio, parlando della messa domenicale, molti la saltano o la seguono con superficialità.
Poi c'è chi dice che è cattolico praticante e consuma tranquillamente rapporti.
Poi c'è chi è credente e bestemmia.
Poi c'è chi utilizza l'astrologia e l'uso dei tarocchi.
Se stiamo a guardare a questo punto dovremmo uscire tutti fuori dalla Chiesa.
Il fatto che le maggiorparti delle opposizioni sono sul sesso, è perchè è uno dei punti deboli dell'uomo indubbiamente ( ma anche il denaro ed il potere), ma è stata per troppo tempo visto come tabù, e non parlo di casi ecclatanti, ma fino a poco tempo fa, se una donna non si sposava in bianco erano cavoli.
Tutto sommato per certi aspetti male non fa.
Il problema è che se vediamo la storia della Chiesa Cattolica, si poteva benissimo essere accusati di eresia per poco.
Lo stesso Galileo è stato accusato e ritenuto trasgressivo, certo lui non parlava di sesso, ma parlava di scienza, quindi forse metteva in discussione anche a livello teologico.
Io mi domando, se oggi giorno comunque si possa considerare una rivoluzione che sta avvenendo dentro la Chiesa?
A questo punto se molti non sono daccordo, ma perchè non diventano protestanti, valdesi o altro? Sempre cristiani sono no? Eppure su certi temi ad esempio sono leggermente più aperti.
Ci sono delle domande che rimangono aperte, e non si può rispondere non si fa perchè è peccato.
Le domande sono per lo più sul sesso, perchè prima certe realtà erano represse, adesso non è più cosi. Prima ci si sposava anche come via di fuga, e anche perchè una ragazza non sposata a 23 anni era vecchia per la società ( zitella).
Oggi esistono nuovi punti di vista, la psicologia ha fatto molto a riguardo.
Tuttavia l'errore di oggi è che non seguendo alcun precetto, ognuno fa quello vuole, va con chi vuole ed il sesso diventa strumento di piacere personale ( e in certi casi un lavoro).
Quello che io non riesco a capire, non è il fatto di dare un controllo e un limite all'energia sessuale, io non concepisco st'assolutismo, che a me sinceramente sembra molto lontano da un pensiero più elevato, ma piuttosto denota un retaggio oscurantista.
Peccato è nuocere a se stessi, agli altri, e a Dio, ma in certi casi io questa mancanza non la vedo proprio, sarò cieco?
|