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Vecchio 31-05-2009, 16.50.39   #15
stella
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Non tutti i rami vengono dal tronco, ci sono rami più piccoli che vengono da rami più grandi. Io non so adesso se un ramo figlio nasce dal ramo madre come una foglia, è una metafora, e avevo detto che non sapevo quanto reggeva. In ogni caso, con un po' di fantasia, si può ben immaginare che dal germoglio di una foglia che si è perfezionata a sufficienza possa nascere un rametto che poi crescerà e produrrà a sua volta foglie.

Tutte le foglie contengono in una certa misura lo spirito, ma in modo diciamo imperfetto, molto pèarziale, esso non può manifestarsi completamente in loro (noi). Ciò diviene possibile solo se costruiamo un alloggio adeguato, un veicolo, un corpo in grado di accoglierlo pienamente. Che è, per la foglia, divenire qualcosa di molto simile al ramo, o comunque produrre una struttura che permetta al ramo di manifestarsi non più solo come foglia.

Che poi tu non trovi giusto che tante vite debbano esser vissute per dar vita a una sola anima, mi pure dispiace, ma è un tuo personale. Immagino che non trovi giusto nemmeno che tanti miliardi di cellule, anzi che tanti miliardi di generazioni di miliardi di cellule siano necessarie a far vivere un uomo.
Poi per carità, sto cercando di non inventarmi nulla, ho solo cercato un esempio che fosse utile a spiegare quel che dicono le tradizioni. Forse dovevo cercare altro che foglie e rami, magari le cellule e gli uomini andava meglio.
Provo ad esporre la mia teoria, premettendo che non credo nella reincarnazione.
Se un'anima in una singola vita non può contenere lo spirito tutto intero, ma solo in maniera parziale, il fine ultimo sarebbe quello di far fare all'anima più esperienze possibili per fare il salto di differenza.
Quindi i ricordi di vite passate sarebbero legati all'anima più che alla coscienza (che è individuale).
E dovrei anche pensare che la mia anima non è solo mia ma sarebbe appartenuta ad altre vite di cui non riesco ad avere coscienza ma che dovrebbero avere qualcosa in comune con me se mi hanno prescelto per l'esperienza attuale...
Ma noi foglie mosse dal vento oppure cellule destinate a morire per poter permettere la vita del corpo spirituale di cui facciamo parte, per diventare quello spirito e non morire più dovremmo ottenere una purificazione tale che corrisponde a togliere di mezzo il peccato originale, causa della morte umana e anche dell'anima...
Ma questo anche vivendo infinite vite non sarebbe possibile... a meno di un intervento divino che si è puntualmente verificato, per cui ogni singola vita lunga o breve che sia ha valore.

Per quanto riguarda il Cicap sulla reincarnazione, concordo col fatto che è strano che chi si ricorda di vite passate si riferisce per lo più a personaggi importanti...
Ho letto da qualche parte che i testimoni più attendibili sono i bimbi piccoli che narrano di cose e persone di cui non possono avere esperienza, ma quello che mi colpisce di più è che questi ricordi avvengono in maggioranza in riferimento a vite spezzate prematuramente, o di morti violente o a seguito di incidenti, come se queste vite a causa di forza maggiore non hanno potuto seguire il loro corso naturale....

Un'ultima osservazione: se fosse vera la teoria della reincarnazione e le anime dopo molte esperienze dovrebbero sviluppare maggior bontà e meno attaccamento al materiale, visto che alla fin fine dal punto di vista della reincarnazione il corpo non conta niente o quasi, il mondo un po' alla volta dovrebbe migliorare, ma basta guardarsi intorno per capire che in quanto a violenza ed egoismo in mondo non è cambiato gran che, a parte poche e rare eccezioni....
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