Discussione: L'autostoppista
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Vecchio 06-09-2010, 19.57.46   #92
luke
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Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
Provo io, il tipo in cui mi riconosco di più, forse è anche perchè è quello che ho capito meglio è l'Introverso pensiero(IP) che ora vado a descrivere:


Ovviamente l'introverso si orienta in base al fattore soggettivo, i fatti esterni non sono nè causa nè obiettivo di questo tipo, ma i pensieri cominciano e tornano nel soggetto, dopo incursioni anche ampie nella realtà esterna.
I fatti costituiscono esempi illustrativi , materiale di prova ma non giungono mai a prevalere, l'importanza dominante la hanno lo sviluppo e l'esposizione dell'idea soggettiva, dell'immagine simbolica originaria che è sempre presente al suo sguardo interiore.
Il suo scopo non è la ricostruzione intellettuale della realtà concreta, ma una trasmutazione dell'immagine oscura in idea chiara.

Il tipo in questione spesso costruisce teorie per amore della teoria con un riferimento solo apparente a fatti reali, ma con il chiaro scopo di passare dall'idea alla pura immagine, creando concezioni dalle molte possibilità che però quasi mai si concretizzano, ma restano simboli mistici di ciò che è inconoscibile, grazie anche al florilegio di entità magiche e irrazionali provenienti dall'inconscio .
Il rapporto diretto con l'oggetto esterno è quasi sempre difettoso e poco intenso , ad esempio nei rapporti interpersonali spesso il tipo IP avverte di essere superfluo o addirittura un disturbo, e di conseguenza l'oggetto viene un pò trascurato o circondato da inutili misure precauzionali.

Nella costruzione del suo mondo di idee non indietreggia di fronte a niente, non rinuncia ad alcun pensiero sia esso pericoloso, eretico , sovvertitore ecc, ma si lascia cogliere dalla più grande ansietà qualora il rischio dovesse assumere il volto della realtà esterna, in tal caso i propri pensieri vengono abbandonati a se stessi e debbono trovare da soli la via per affermarsi, irritandosi molto, l'IP, qualora ciò non dovesse avvenire, cosa probabile viste anche le scarse capacità pratiche o la sua ripugnanza per ogni specie di pubblicità o "accaparramento " del favore di qualcuno.

Agli estranei appare scontroso, inavvicinabile ed altezzoso, spesso anche aspro, ma più lo si conosce da vicino, migliore è il giudizio che si dà di lui.

Le influenze esterne vengono respinte bruscamente, ma si fanno strada dall'interno, dall'inconscio, trovandosi nella necessità di accumulare argomentazioni contro di esse, e la sua tendenza alla solitudine lo conduce sempre più nel vivo del conflitto che lo consuma ed esaurisce interiormente.

Le funzioni inconsce del sentimento, dell'intuizione e della sensazione hanno carattere primitivo ed estroverso cui sono da attribuire tutte le moleste influenze che l'IP subisce dall'oggetto.
Le misure ed i dispositivi di difesa messi in campo (che Jung dice essere sufficientemente noti , io però non li conosco), servono a proteggersi dalle influenze magiche inconsce.

DI queste misure difensive fa parte anche la paura del sesso femminile.

Queste le cose a mio avviso più significative, a breve alcune considerazioni rispetto alla mia situazione personale.

Intanto dico due cose su questo tipo, poi se serve ne possiamo inserire anche altri, tanto ne mancano ancora sei.

Innanzitutto a livello caratteriale tendo all'introversione nel senso di essere discretamente chiuso, in molte occasioni taciturno, non particolarmente amante della compagnia, specie di persone nuove verso le quali tendo ad avere un ateggiamento diffidente, magari con chi conosco da più tempo sono molto più aperto.

E' vero anche che tendo ad analizzare la realtà esterna ma il tutto più che altro per avere conferme o smentite ai mondi che mi cosruisco internamente, tramite lunghi dialoghi con me stesso che faccio da età pre- adolescenziale.

Difficilmente però quese costruzioni poi passano dalla fase del progetto alla fase della realizzazione, i vari intoppi e le varie questioni che escono fuori quando mi accingo a fare qualche passo concreto poi ri-comportano nuove dissertazioni mie interne.

E' vero anche che una volta estrinsecati questi pensieri, come dice jung, vorrei avessero la forza per auo affermarsi, forse perchè dopo tutta la fatica che ci ho fatto sopra, vederli liquidare in 5 minuti o vederli mettere a confronto con pensieri altrui che mi danno l'impressione di essere stati partoriti in due secondi , un pò , magari involontariamente scoccia, anche se ovviamente nessuno mi ha costretto a faticarci sopra così tanto.

E' interessante il discorso delle altre funzioni che a livello inconscio si fanno strada , maari sotto forma di qualche intuizione o sensazione improvvisa che hanno però l'effetto spesso di comportare tonnellate di altri pensieri per contrastarli, così come l'esistenza dei vari meccanismi difensivi, specie quello citato nell'ultima riga, che un pò mi ha fatto "drizzare le orecchie" quando l'ho letto.


Gli altri tipi introversi mi sono sembrati un pò più "fumosi", ad esempio non sono riuscito a mettere a fuoco benissimo le differenze tra sentimento e sensazione, ma questa può essere una conferma che queste funzioni sono presenti in me in modo primitivo e quindi non facilmente decodificabili.

Ultima modifica di luke : 06-09-2010 alle ore 20.39.34.
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