Discussione: Contagio mediatico
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Vecchio 07-05-2007, 17.45.22   #2
Grey Owl
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Non entro in merito alla vicenda riportata non avendo seguito la storia "sui giornali"... certo e' che in una situazione cosi' delicata e dai risvolti terribili (se fosse dimostrata la fondatezza) richiederebbe da parte della stampa e non solo un atto di responsabilita'.
Almeno appellandosi alla deontologia giornalistica e umana. Attendere le indagini degli inquirenti e il lavoro della polizia e della magistratura prima di "sbattere i mostri in prima pagina".

Mi e' venuto alla mente un film di tempo fa'...
riporto la trama di un film di Marco Bellocchio.

Sbatti il mostro in prima
L'8 marzo del 1972, alla vigilia delle elezioni, poco dopo un attentato subito da "Il Giornale" ad opera di frange politiche della sinistra, il corpo senza vita di Maria Grazia giovane di quindici anni, figlia del professor Italo Martini, viene trovato in un prato alle porte di Milano. La ragazza è stata violentata e poi strangolata.
Seguendo il consiglio dell'ingegner Montelli, finanziatore del quotidiano, il capo redattore Bizanti affida il caso ad un giornalista principiante, Roveda, affiancandogli il più esperto collega Lauri. Nel frattempo Bizanti segue da solo alcune tracce. Avendo stretto amicizia con Rita Zigai (amante di Mario Boni, uomo della sinistra extraparlamentare) egli entra in possesso del diario della ragazza uccisa.
Bizanti con la complicità di Lauri, manipola gli indizi per poter accusare Mario Boni. Le prove vengono presentate alla polizia, alla magistratura e all'opinione pubblica, tramite Roveda. Egli però ha dei dubbi sulla veridicità dei fatti. Continuando le sue ricerche, avvicina il bidello della scuola frequentata da Maria Grazia e scopre che questi è il responsabile del delitto. Scioccato dalla mistificazione, Roveda vorrebbe denunciare l'errore ma Bizanti lo licenzia. Il capo redattore, nuovamente sotto suggerimento del finanziatore Montelli, preferisce infatti tenere lo scoop sulla verità per il dopo elezioni, sfruttandone al meglio le possibilità politiche.
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