Stasera ho pensato anche ad un'altra cosa.
Guardavo la tata e mi sono resa conto di come mentre leggevo il libro e nel mentre osservavo le puntate ero molto più coinvolta e più spronata a fare.
Finito il libro dopo un pò mi sono un pò persa e allora ho riletto qualcosa e poi stasera guardando la prima puntata (9 figli!!!!!!! ma saranno vere ste storie? mah) ho avuto come delle conferme e mi son sentita meglio.
Allora ho pensato che in mezzo al bisogno di approvazione ci sia delle volte anche il bisogno di veder fare. I bambini imparano copiando e io, che sono ancora bambina, molto probabilmente stò utilizzando per buona parte lo stesso meccanismo.
Veder fare e percepire l'approvazione è il mio carburante.
La nota positiva ora è che l'approvazione non arriva dsa una seconda persona ma dal risultato positivo ottenuto. Anche se ancora spesso ho bisogno, proprio bisogno, di andarmi a cercare i punti fermi, i concetti, e ricercarli nei gesti della persona durante la puntata.
Non è per caso che ho sentito la necessità di condividere con la persona che mi ha guidata in un percorso psicologico per anni anche questi muovi passi. Mi mancano i riferimenti e piano piano me ne stò costruendo di interni sempre però cercando, non potendo ancora farne a meno, di estreriori.
Un bel mix
ed è importante ora non cascare e sbilanciarsi per questo forse la soluzione libro-tv può essere quasi migliore anche se nulla sarebbe stato se non avessi piantato un bel palo di riferimento proprio in cucina col nonno
Sono andata forse OT ma mi concedo il beneficio del dubbio su questo bisogno di approvazione perchè si, sono decisamente sempre troppo negativa voglio provare a regalarmi dei momenti di positività. E in ogni caso, anche difettata, così sono e non ha senso ignorare il buco, soprattutto se ti può dire "hei! prendi provvedimenti, hai le tarme in quel caspita di armadio!"