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Vecchio 30-07-2006, 03.11.27   #52
Kael
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Provo a rispondere per quello che sento...

Qual è lo scopo di un telecomando, se non quello di "essere/fare" il telecomando?
Cosa cambia quindi con l'uomo, se non quello di "essere/fare" l'Uomo?

Molto spesso ci perdiamo in un bicchier d'acqua, abbiamo le cose semplici sotto agli occhi, ma nella nostra infinita superbia rincorriamo le cose difficili, impossibili... scopi spiritual-esoterici astratti di cui possiamo discorrere a lungo in un forum, ma che poi appena "rientriamo" nella vita pratica, quella di tutti i giorni, non trovano appiglio per le cose concrete quali il lavoro, le spese, i figli, etc etc..
Se ad un bambino proviamo a chiedere quale sia lo scopo del suo papà, molto candidamente e forse anche con un velo di stupore per la domanda "stolta", risponderà: "Fare il papà"...
Niente di più semplice e di più saggio...

Per questo mi associo ad Uno nel sostenere che tutti gli uomini della terra abbiano lo stesso e medesimo scopo: quello di "essere/fare" l'Uomo, che ognuno poi manifesterà in diverse forme e aspetti, a seconda del tipo, in quanto un uomo gode di una "libertà di movimento" maggiore di quella di un telecomando...

In questo "essere/fare l'Uomo" sono racchiusi millenni di storia umana.... sono racchiusi tutti i tipi di discipline esoteriche, tutti i tipi di respirazione e concentrazione yoga, tutte le scienze matematiche e naturali, tutte le filosofie, tutte le scoperte passate, presenti e future... tutte le emozioni, tutti i sentimenti, l'amore, l'odio, la rabbia, le paure, le delusioni...tutto di tutto... Tutto racchiuso nell' "essere/fare l'Uomo"...

In una società dove ormai tutto è allo sbando, dove tutti si specializzano e riconcorrono posti di prestigio mondano, come i politici, i finanzieri, i magnati, gli uomini di spettacolo, etc.. sembra che nessuno voglia fare il vero mestiere che gli competerebbe... Il Mestiere di Uomo.
Il Mestiere più antico e importante. Il più ignorato...
Il più difficile...
La "porta stretta" diceva Gesù..

Pochi uomini, nel corso di anni e anni di esistenza umana, hanno saputo e hanno avuto il coraggio di "essere/fare" veramente l'Uomo, con tutte le responsabilità che ne sono derivate.. Ma sono stati esempi, per noi e per tutti, di quello che dovrebbe veramente essere lo scopo della nostra esistenza qui...

Non posso che provare un timore reverenziale, una sorta di "paura atavica", nel pronunciare la parola Uomo, e sentire nel mio intimo la potenza e la forza che scatena... Quella forza e quella potenza di cui mi sento parte, e che aspiro a raggiungere perchè so, nel profondo, che tutto potrei avere, soldi, fortuna e gloria... ma senza sentirmi veramente un Uomo, non sarei mai Completo... e non avrei mai raggiunto lo scopo che sento...

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