Discussione: Cronache dall'Istituto
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Vecchio 24-08-2007, 21.28.48   #17
Ray
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Il mio analista non è per niente contento. Problemi suoi direte voi che siete equilibrati e per nulla al mondo vi fareste carico degli stati emozionali altrui. Voi sapete che se lo faceste vi occludereste di fatto la possibilità di parteciparvi... purtroppo invece lui, come la stragrande maggioranza degli strani esseri tricerlebrali che abitano questa insignificante palla di fango, è convinto inusitatamente del contrario. Sono anni che cerco di spiegargli come stanno le cose.

Fatto sta che lui insiste nel comunicarmi i suoi stati d'animo, ad esempio se è "contento di me" oppure no e si aspetta pure che questa comunicazione mi faccia in qualche modo fibrillare... sotto sotto si aspetta che io desideri farlo contento ma ritiene che una parte di me, in conflitto con quel desiderio che senza alcun dato reale ritiene esistente, invece cerchi di deluderlo. Sono anni che cerco invano di palesargli gli aspetti nevrotici di questo atteggiamento... che volete, si fa quel che si può. E' un osso duro.

Ogni volta che ci vediamo per una seduta io esordisco chiedendogli come si sente e come va con la moglie. Infatti solidarizzo con lei ogni volta che esploro col pensiero le probabili condizioni di una convivenza con lui. E lui immancabilmente mi dice se è o meno contento di me. Non contento mi spiega addirittura quelli che crede essere i motivi di questo suo stato psichico. Immancabilmente si tratta di questioni inerenti me e non lui, è soddifatto perchè io ho fatto questo e quello, è scontento perchè non ho fatto quello e quell'altro. Poveraccio, proprio non ci arriva.

C'è anche un aspetto ben più grave di questo meccanismo che, se si limitasse al suo atteggiamento durante le sedute si potrebbe definire come "l'unico modo migliore del bridge di perdere tempo", ed è il fatto che questo suo stato d'animo, ovvero se è o meno contento di me, va ad influire poi sul reale livello di benessere mio al'interno dell'Istituto. Come dire che se è contento quella settimana io riesco a godere di tutta una serie di benefici, se invece è scontento ecco che cerca di "farmela pagare". A suo dire questo meccanismo dovrebbe risultare "educativo".

Se per educare egli intende sviluppare in modo abnormemente anormale la tendenza ad agire artificialmente ed assecondare le altrui aspettative al solo scopo di ottenere privilegi personali, allora concordo con lui.

In ogni caso, dato che per una serie di questioni che vanno al di la della mia volontà, questa settimana è necessario che io goda di certi privilegi (le Missioni di cui accennavo sopra) ho deciso di assecondare le sue assurde richieste e di raccontarvi/raccontarmi delle vacanze estive dell'Istituto, vacanze nelle quali medici ed operatori si sono adoperati al meglio delle loro possibilità per "farci fare un'esperienza normale, in modo da imparare anche noi finalmente come vive la gente". Ci sarà da ridere...

Uhm, non so se il mio analista sarà contento di questo post...
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