A quanto pare è venuto il momento di riprendere quello che il mio analista si ostina a definire "una buona opportunità per esprimere me stesso all'interno di parametri definiti" e io, più imparzialmente, chiamo "un mucchio di ciance".
E' venuto il momento di riprendere in quanto, grazie all'esistenza di questo contentore, mi si prospetta improvvisamente l'occasione di "cogliere due piccioni con una fava"... leggere "fava" nel senso pitagorico del termine (tranquilli, scherzo, è per fare impazzire il mio analista).
Il primo piccione consiste nella divulgazione dei risultati del lavoro dottrinale del nostro gruppo di meditazione qui al CRI. Più o meno dal periodo dell'ultimo post, in seno al gruppo (ultimamente a me, LUI e ISSO si sono aggiunti altri membri di cui parlerò in seguito) , durante una serie di discussioni approfondite sullo stato di fatto attuale della diffusione delle Vere Conoscenze, si è palesata la necessità di accorpare i dati raccolti da ogni singolo membro del gruppo durante le loro esperienze esseriche e di disporli secondo un linguaggio comune... in modo che si incastrino in un corpus unico e funzionale.
Terminato questo lavoro si è palesata la necessità di divulgarne i risultati.
Il secondo piccione ha a che fare col mio analista. Dovete sapere che ultimamente ci siamo avvicinati un tantino. Questo avvenimento è dipeso dal fatto che, finalmente, si è reso conto che io non sono l'unico a dover imparare il suo linguaggio e il suo background per comunicare con lui, ma vale anche viceversa. Si è quindi avvicinato agli argomenti trattati nel nostro gruppo di meditazione ed ha iniziato ad interessarsene.
Ben conscio che per ognuno c'è speranza, seppur flebile beninteso, ritengo mio dovere esporre in modo più semplice possibile il nostro corpus dottrinale, in modo da permettergli di interagire, e ripeto il finalmente, con la parte più interiore di me.
Dopo lunghe ed estenuanti discussioni su quali potevano risultare i metodi migliori per tale divulgazione e quali le migliori forme, abbiamo noi del gruppo concordato di scrivere, tutti assieme, dei raccontini-favolette che esprimano in modo semplice e figurato le conoscenze a cui siamo per ora giunti.
Questa forma d'altro canto è quella usata tradizionalmente da tutti e i lettori di questo forum non si stupiranno di certo... dovete però capire che il secondo piccione di cui sopra, il cu iintelletto ben si addice alla metafora ornitologica da me usata, si è appena accostato alla questione e, per la prima volta in vita sua, si è reso conto della potenzialità di certi racconti tradizionali, da quelli religiosi a quelli popolari. Meglio tardi che mai.
E' chiaro, amici ermopolitani, che il tedio a cui sottoporrò le vostre tolleranti anime nel leggere le buffe ed ingenue favolette che seguiranno, verrà ricompensato dalla descrizione dettagliata dei commenti del mio analista alle suddette. Se in questi anni l'ho un po' conosciuto, posso assicurare che ci sarà da ridere.
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