[Ray]

C'era una volta una piccola concentrazione cosmica... nel caso specifico, un piccolo pianeta.
Come tutte le concentrazioni cosmiche del nostro Uni-Verso, ivi compresi gli esseri tricentrici che chiamiamo ostinatamente "uomini", essa si era formata, in conformità alle Leggi, per l'azione di tre Forze tra di loro indipendenti.

La prima Forza, che chiameremo per convenzione "bianca", era dovuta all'azione costante ed imparziale di un'altra concentrazione cosmica molto più grossa, antica ed evoluta... noi chiamiamo questo tipo di concentraziooni cosmiche "sole" o "stella". L'azione costante ed imparziale che esercitava tutt'attorno a se era "emanare calore".
La seconda Forza, convenzionalmente chiamata "nera", era esercitata dalla resistenza, o capacità di assorbire il calore emanato, della materia sparpagliata in modo caotico nello spazio circostante la nostra "stella". L'effetto di questa capacità di assorbire calore da parte di questa materia sparpagliata era quello di aumentarne la velocità di movimento.
La terza Forza, chiamata "rossa", era esercitata sempre dalla concentrazione cosmica "stella" e lo era sempre in modo costante ed imparziale. Detta forza si manifestava con la capacità di "attrarre a Se" tutto ciò che lo circondava e, in particolar modo, quella stessa materia che, per effetto dell'altra Forza da Lui esercitata, assorbiva il Suo calore e si muoveva più velocemente.

Orbene, dopo questa necessaria digressione, possiamo dire che questa nuova concentrazione cosmica appena formata era composta da due tipi diversi di materia la quale, per caratteristiche intrinseche la materia stessa, si era accumulata separatamente. Possiamo chiamare questi due tipi diversi di materia "Acqua" e "Terra". Abbiamo quindi una concentrazione cosmica nella quale tutta l'Acqua si è accumulata da una parte e tutta la Terra dall'altra. Ovviamente esiste una linea di confine in cui queste due materie vengono a contatto, ma questo contatto, nelle condizioni che si erano venute a formare, non era sufficiente a modificare sostanzialmente la situazione, che verteva in una quiete più o meno totale, in una mancanza di movimento che manteneva sostanzialmente separate le due materie. Quindi nulla "accadeva".

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