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Vecchio 16-03-2011, 13.30.32   #431
Faltea
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Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Questi ragionamenti li trovo antichi e superati, e mi fanno pensare che uno ragiona più su come era il lavoro alla loro epoca che quello attuale.

E' quello che hai detto tu, non si può lavorare per una miseria e tante ore al giorno, svilisce l'uomo. Il call center ed il rappresentante porta a porta non li considero lavori dal punto di vista umano.
Muratori e quant'altro c'è la concorrenza straniera.
La verità è che questo paese funziona per conoscenza e raccomandazione. Allora se sei figlio di quello o nipote di quell'altro entri, prendi 1500 lavorando 6 ore e50 al mese, se non conosci nessuno ti aspettano questi lavori da sfruttamento, che fortunatamente qualcosa sta cambiando.
I lavori che dici tu li puoi fare, a 20 anni per sopravvivere e pagartici le spese, non puoi fare sto ragionamento se ti devi mantenere una famiglia, senza tornare a casa e sentirti uno schiavo del sistema.
Mi è stato proposto anche me prima un falso apprendistato, che dovevo fare dei corsi inutili su materie le quali patroneggiavo perchè mi ero formato professionalmente. Mi è stato detto si mi piace, ma voglio che passi alla partita iva, come consulente, dichiari che vieni qui 8 ore a settimana, però fai l'orario da dipendente.

Se giustifichi questi sistemi, non si può parlare di progressi spirituali.

Certi lavori poi non sono per tutti questo è indubbio: io ho fatto l'aiuto pasticciere, il magazziniere, l'uomo delle pulizie, il grafico pubblicitario, l'animatore per bambini.
Ti posso garantire che 10 anni fà potevi accettare alcune condizioni già pietose ma le accettavi. Oggi giorno invece è proprio difficile trovare, molti annunci sono falsi, mandi 100 curriculum e non ti risponde nessuno, e non lo parlo per me, ma non mi scoccierò a fare informazione e finiamala con l'arte dell'arraggiarsi che questo paese ha bisogno di gente formata e di professionisti, non di gente che si arrangia.

Ma come?... si parla tanto di non arrangiarsi nelle pratiche esoteriche, di seguire un percorso, uno studio una formazione, e poi questo non dovrebbe valere nella vita reale.
Ok la versatilità ci sta tutto, si arranciava mio nonno, meno mio padre, io non mi arrancio più per un sistema malato che favorisce soltanto le classi dirigenti e fortunatamente (anzi finalmente) tanti giovani, e non piu giovani stanno cominciando a dire basta certi meccanismi.

Sono stanco di vedere amici che devono andare in Spagna, in Bretagna (che poi manco stanno meglio di noi) per lavorare dignitosamente, perchè c'è ancora gente che la pensa all'antica sul lavoro.
Non siamo negli anni'70 che c'era lavoro a palate, ed eravamo 20 milioni. Ora siamo 70 milioni, ci sono tanti stranieri, molte aziende sono chiuse.

Senza contare che chi perde il lavoro a 40, 50 anni non può piu lavorare e non andare a pensione perchè è presto? E questo lo trovo civile e giusto?
Ok molti si arrangeranno, molti faranno le casalinghe e risolveranno il problema, ma i più?

E' bello essere creativi e reinventarsi da capo, ma non la trovo una giustificazione contro lo sfruttamento imperante e ormai generalizzato che c'è nel nostro paese. E ripeto che a confronto a ciò che ho visto... mi ritengo fortunato...
Ma perchè deve esse sempre chi perde i diritti a reiventarsi? Perchè non si reinventano i datori dei lavori in modo più dignitiso ed etico, salvando quei pochissimi che già lo fanno? Perchè non si reinventano i governi con tante leggi assurde?
La rivoluzione viene dal basso, non dal cielo.
Hai ragione, ma se questo è l'unico modo per sopravvivere cosa fai? Muori o ti dai le mani da torno?
O continui a lamentarti che la situazione non va?
Qui lo spirituale centra ben poco, qui si parla di mangiare alla fine del mese!
Concordo che non è la cosa giusta, che non va bene, che siamo arrivati ad una situazione DISASTROSA, sono con te... ma non sopporto il lamentarsi senza reagire.
I giovani dicono basta... ci sono gli extracomunitari che fanno questo e quei lavori...
Non ci siamo, dobbiamo riprenderci i lavori e farli di nuovo "nostri", l'idraulico, l'elettricista, il muratore... perché devono farlo gli extracomunitari???
Perché noi possiamo tutti studiare e laurearci e poi fare la fame perché non c'è lavoro?

Se il mercato chiede muratore, perché il laureato non accetta per un periodo di farlo? Perché lo ritiene troppo svilente? Allora andiamo proprio bene...
Ci meritiamo quello che abbiamo se non peggio...
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