Discussione: Impronte digitali
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Vecchio 17-07-2008, 10.09.29   #1
Uno
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Predefinito Impronte digitali

Non la metto in gogna e neanche tra le premiazioni perchè dal mio punto di vista ha qualcosa di buono e qualcosa che non va.
Prima di tutto per chi non avesse ancora sentito, la proposta è che sulle prossime carte di identità sarà anche inserita l'impronta digitale, e di conseguenza questa immagazzinata in schedari elettronici.
Che il cittadino comune sia schedato a tal punto è un pelo offensivo, d'altro canto chiunque è un cittadino comune, onesto e irreprensibile finchè non commette delitti... compresi i rom ultimamente tanto citati, gli stranieri etc...
Bisogna ammettere che per una persona nata e cresciuta in Italia, rom a parte appunto, anche senza impronte digitali è un pò difficile non essere conosciuta, abbiamo una residenza, una famiglia di solito certa, un posto di lavoro e molte carte in giro che parlano di noi... d'altro canto, non possiamo negare che in campi rom vengono fatti nascere bambini in catena di montaggio, ne vengono presi in giro altri (rubati è la parola giusta) e molti di tutti questi non hanno neanche un certificato di battesimo. Molto spesso, se non sempre, non vanno a scuola (altro posto in cui conservano traccia di chi siamo), non fanno praticamente mai lavori in regola e non hanno fissa dimora e se l'hanno questa "fissa dimora" che poi si limita ad una roulotte o una baracca non è in una via registrata e con numero civico.
Questo un quadro abbastanza preciso della realtà, poi non dico che non ci siano anche persone di etnia rom che vivono in campi ben organizzati con vie e numeri, che vivono in questo campo stabilmente, che lavorano in regola, che registrano i figli etc etc..... ma percentualmente credo che siano vicini all'1 per mille o probabilmente molto meno.
Il concetto è sempre il solito, quello che anche in piccole comunità come queste online ritorna di continuo, qualcuno vuole avere i privilegi ed i vantaggi di un certo tipo di società ma non ne vuole i doveri, non accetta le regole e le leggi. Sarebbe semplice andar ad abitare in una delle poche zone sperdute del mondo, che so in una foresta della nuova Guinea, ma li bisognerebbe arrangiarsi sul serio...
E anche in questo caso torna un'altro discorso ciclico, siccome è da razzisti schedare chi vuole vivere ai margini (non mi si racconti che non vogliono e che dobbiamo noi aiutarli ad integrarsi) per un buonismo melenso di pochi dobbiamo schedarci tutti.
Ok non ho nulla da nascondere, tanto chi sono, quello che faccio per vivere, dove abito e tutto il resto lo sanno già tutti, a volte meglio di me... darò anche le mie impronte digitali, però poi non voglio sentire discorsi sul grande fratello di orwelliana memoria da quegli stessi che mi stanno costringendo a questo per un buonismo improducente.

Lo stesso discorso si può applicare al fatto che prossimamente per prendere (o rinnovare credo anche) la patente bisognerà sottoporsi ad un test antidroga.
Uno non è connesso