Discussione: Ego ergo sto
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Vecchio 30-08-2009, 11.33.36   #33
Uno
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Originalmente inviato da rajneesh Visualizza messaggio
per la seconda domanda, personalmente il re lo paragono all' io permanente e non al maggiordono,
E lo so.... questo è il modo comunque di vedere la cosa, è per questo che ci troviamo la politica ed i governi che ci troviamo, perchè da una parte facciamo battaglie per la libertà e dall'altra non mettiamo nel giusto posto chi non ci sa stare da solo.
Un Re è un servo se fa bene il suo lavoro, è il maggior servo della domus...
Nasce che è già schiavo del suo compito, la persona più umile e povera ha potenzialmente più strade davanti a se anche se le difficoltà per prenderle sono enormi. Chi nasce in posizione elevata invece la fatica la deve fare per riuscire a rimanere nella strada che non può scegliere anche se gli si prospetta davanti con molta facilità.
Strada che sicuramente è invidiabile per altri che non ce l'hanno facile.

Se un re non serve diventa un tiranno.

L'io permanente è la coscienza di tutto lo stato, cosa che il Re ha ma solo dal punto di vista del Re, per quanto giusto sia. Infatti deve circondarsi di buoni consiglieri etc... anche se ha l'ultima parola.

L'Io permanente è nel micro ciò che Dio è nel macro


L'entità di cui parlavamo viene solo riportata alla luce dal Re, non stiamo parlando di influenze, stiamo parlando di Leggi, non di cose che ti spingono ma puoi evitarle, stiamo parlando di cose che se eviti di seguire ti portano guai di diverso tipo come l'arresto e le condanne.
Ma cosa sono le leggi se le prendiamo dall'inizio?
Sono il modo per organizzare la vita sulla base delle tendenze degli attori, persone, popolo, entità etc...
Per esempio, iniziano ad aumentare gli ubriachi che guidando investono le persone, nasce una nuova legge (o se ne modifica una vecchia) per cercare di coprire quei casi. Il Re (o il governo in democrazia) materialmente ha il compito di promulgare o modificare la legge, ma se è giusto non può farlo secondo i suoi capricci.

Alla base le leggi hanno dei Principi immutabili ed immodificabili, che poi alla fine corrispondono con dei precetti dati dalle varie tradizioni, per esempio l'importanza di non uccidere, non rubare etc...
Sulla base di questi principi fondamentali si sviluppa tutto il corpus in base alla tendenza del tempo e spazio presente e di chi questo occupa.

Le influenze al contrario delle leggi possono essere accolte o meno sia che siano consapevoli che inconsapevoli (sia per chi le emette che per chi le riceve)
Una legge è anche un'influenza, un'influenza non è una legge.


P.s. stiamo andando un pò fuori tema, ma mi pareva interessante sviluppare questi punti anche se magari li potremmo riprendere altrove
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