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Vecchio 30-08-2011, 14.24.54   #184
griselda
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Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Io credo che questo lo facciamo già nella vita, quando una persona ci intralcia la via creandoci problemi lo allontaniamo, lo evitiamo, se necessario gli tagliamo la corda facendolo precipitare. E lo stesso può succedere a noi nel caso inverso.

Non so se sia giusto farlo, se ci sono vie alternative, ma nelle capacità umane che riscontro, evolute o meno, a volte non c'è altro da fare che tagliare se non si ha la forza di trainare, o essere tagliati fuori se intralciamo il cammino altrui.
L'esperienza può essere utile in chi taglia, come prova di forza e di coraggio nell'andare avanti liberandosi degli ostacoli, ed anche in chi precipita nel fare l'esperienza di essere tagliato fuori, se non perisce può sempre ritentare.
Hai ragione nella vita può capitare che facciamo così anche se non mi sembra molto spirituale ma magari sono io che guardo da un punto di vista errato.

Io penso che, come ho detto per la montagna, prima di tagliare la corda bisogna essere sicuri che non ci sia alcuna altra possibilità altrimenti sarebbe crudeltà che si riverserebbe indietro almeno credo eh.
Poi se invece non ci sono altre possibilità credo che la cosa sia unica da scegliere.

Tu dici che potrebbe essere una esperienza necessaria sia per uno che per l'altro e penso ci possa stare ma in questo caso non può essere "la via" ma una delle tante per conoscere/rsi. Ma non il bene dell'altro o del gruppo?

Mah non mi è chiaro
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Ultima modifica di griselda : 30-08-2011 alle ore 14.26.19. Motivo: Non ho ancora letto Ray ne l'altro posto di Diam
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