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Vecchio 10-12-2011, 19.29.42   #20
Edera
Bannato/a
 
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Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Ciò che mi manca però non sono i riti esteriori, o lo stare insieme agli altri la domenica, ma proprio quello stato un po' superiore rispetto al normale, superiore in termini di vibrazioni, non in termini di sentirsi migliori.
Alla fine i santi come Agostino ed altri, non erano solo dei grandi ricercatori, ma appunto avevano aspetti devozionali.
E' la stessa cosa che manca a me, di quei pochi momenti in cui mi sono avvicinata alla religione. La devozione ti regala delle vibrazioni piuttosto materne/paterne, ti senti accolto in tutto il tuo essere ed è un tipo di accoglimento che non puoi trovare tra umani. Credo si tratti di un meccanismo proiettivo: proietto il mio bisogno ancestrale di accoglimento su una figura che avverto infinitamente più potente e grande di me e sento che questa figura in qualche modo restituisce l'abbraccio.
Nella ricerca invece ho a che fare sempre come me stessa/o e con tutti i vuoti che contengo. Forse nel momento in cui si riesce a provvedere ai proprio vuoti interiori, si smette anche di cercare il Santo a cui affidarsi, non per niente Maria è definita Madre Celeste e Cristo Padre celeste. Mi sono fatto l'idea che proiettiamo su di loro i bisogni connessi ai genitori e che una volta cresciuti dobbiamo per forza rivolgere altrove. Quindi la via è sostituire Dio o i Santi con la costruzione di un super Noi?
Mah, così a sentire forse la soluzione, se c'è, sta nel mezzo
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