Discussione: La prepotenza
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Vecchio 20-04-2009, 16.37.38   #10
nikelise
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Hai nominato Gesù, ma anche Gandhi è stato un buonissimo esempio.
Il fulcro per comprenderli però non è sicuramente la passività ma vedere il loro tipo di attività che è diversa da quella che scaturisce dalla reazione violenza contro violenza.
La prepotenza sicuramente non si combatte con la prepotenza, al massimo ci si può difendere in questo modo e pure male.
Dicevo del tipo di attività di quei due Grandi Uomini, ci sta rovesciare le bancarelle del tempio, ci sta bruciare i documenti di identità (o erano i passaporti? Non ricordo). Ci sta parlare, parlare, parlare per scuotere... ci sta digiunare, digiunare, digiunare per scuotere.... etc....

Che il prepotente abbia paura? Si, giusto, ma di chi? Di me? Non risolvo nulla in questo modo, come mi girerò mi azzannerà ancora.
Se riesco, al prepotente devo far aver paura di se stesso, di vedersi com'è veramente non come vuole vedersi... anche il dittatore più feroce quando compie una strage se non riesce a trovare o ad inventarsi una motivazione, ha quanto meno un momento di incertezza... se vede una reazione come se l'aspetta si autogiustifica, si sente nel giusto nel continuare.

Non è facile rispondere in questi modi ad un prepotente, lo so, è fondamentale comunque rispondere in maniera diversa da quello che egli si aspetta... poi quel che deve essere sarà.

Il prepotente vuole ottenere qualcosa e per farlo mette prima , davanti, pre, la potenza , la forza .
Non rinuncia a quella cosa anche se non puo' averla ed usa la forza o il potere .
Per bloccarlo bisogna far emergere , rendere pubblica la minaccia dell'uso della forza o del potere.
Normalmente queste persone parlano di quello che possono fare , e' piu' forte di loro , perche' il loro potere sugli altri poggia proprio su questo .
Questo e' il primo errore che compie il prepotente . parla , dice quello che fara', magari e' solo una smargiassata ma e' sufficente .
A quel punto bisogna avere il coraggio , saputa la cosa , di renderla pubblica : Tizio ha detto che intende fare questo se non faccio quello .
Di colpo la minaccia non e' piu' attuabile ed il prepotente e' scoperto e comincia a temere per se'.
Si dovrebbe arrivare alla paralisi , alla neutralita' , come due belve che si temono .
Difficile ottenere di piu' .
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