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Vecchio 19-12-2006, 22.34.50   #9
Ray
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Non proprio. La mia ipotesi (sta cosa è assai connessa con "primi passi") è che uno o un po' di piccoli io sono già svegli, o meglio ancora svegli.
Invece la maggior parte, tutti gli altri, dormono perchè hanno avuto modo di addormentarsi. E noi dormiamo perchè per la quasi totalità del tempo guida uno di questi io, o agglomerato di io, addormentati.
Poi ogni tanto capita che, per qualche motivo (innamoramento, trauma ecc) passa alla guida uno di questi io svegli e, per il tempo che riesce a restar su, siamo svegli. Poi torniamo a dormire.
Ma intanto questi piccoli io svegli sotto lavorano e, in un modo o nell'altro, più o meno subconsciamente per come la vediamo noi, cercano di darci dei richiami... di tornar su.

Se si riesce a formare un agglomerato di io svegli abbastanza forte da farsi sentire, noi sentiamo appunto che dormiamo più di quel che potremmo, che siamo meno svegli di quel che potremmo. Da qui la possibile decisione di fare fatica, di iniziare una ricerca.

Gli agglomerati si formano per magnetismo, per gravità. L'io sveglio è in grado di attirare a se altri io con caratteristiche di un certo tipo e di indurre (induzione) l'informazione della "sveglitudine". Questo se ha abbastanza energia, sia che gli venga fornita dalla nostra fatica, sia da influssi esterni.

E qui veniamo agli influssi (G. li chiama di tipo A e di tipo B) i quali determinano quanti io restano svegli e quanto... come dire che i vari io, lasciati la, secondo me tendono ad addormentarsi, inoltre certi influssi accelerano questo processo mentre altri lo rallentano.

Bon, ripeto, è un'ipotesi... ancora in fase di miglioramento inoltre...
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