Discussione: Dormo o son desta?
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Vecchio 02-01-2007, 15.27.35   #2
Ray
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A volte capita, come dici tu, di dover interrompere qualcosa.

Anche nelle rare volte in cui riusciamo a fare qualcosa con tutti noi stessi, in cui siamo concentrati, possono sopravvenire distrazioni varie (questo vuol dire che c'è cmq una parte di noi "sensibile" alle distrazioni, ma non sempre è un male, come nel caso mio figlio si fa male, la casa va a fuoco ecc.). Le distrazioni possono essere esterne o interne.

Se le distrazioni sono esterne a volte capita, dopo averle valutate, di stabilire che è necessario interrompere quel che si stava facendo per dedicarsi subito alla nuova incombenza. Qui sorge la difficoltà. Se prima stavo facendo quella cosa con tutto me stesso, ovvero facevo quella cosa e SOLO quella cosa (senza pensare ad altro, immaginare ecc.) e mi devo interrompere, dovrei usare altrettanta accuratezza nell'interrompermi (se ho considerato lo stimolo esterno mi sono già interrotto cmq), ovvero devo interrompermi completamente, con tutto me stesso, senza lasciare parti di me nella cosa in cui ero infilato prima... è come se dovessi prima raccogliere il mio essere dalla cosa che stavo facendo e poi iniziare a farne un'altra. In certi dialetti si dice "prenditi e fai...".
Quindi tutto me fa una cosa, tutto me si interrompe, tutto me fa un'altra cosa ecc.

Per le distrazioni interne è lo stesso. Certo, quando si vuole stare concentrati e sopravviene una distrazione (preoccupazioni varie ecc.) si cerca di saltarla, di girarci attorno e tornare con l'attenzione a quel che si stava facendo. A volte però uno stimolo interno può risultare talmente tanto prepotente da impedirci di fatto di fare sia la cosa che volevamo sia di "combattere" convenientemente.
In quel caso, dato che alla fin fine lo scopo è sapersi concentrare, può essere utile interrompersi e dare ascolto alla parte di noi che disturba. Concedergli un determinato tempo (ma non indefinito). Ma anche questo va fatto con concentrazione (attenzione, presenza)... come dire bon, ti ascolto, sentiamo, ma ti ascolto e basta, non cerco di continuare a fare (male) quel che stavo facendo, mi interrompo, mi immobilizzo e ti concedo tutta la mia attenzione.
Poi ritornerò a fare la cosa di prima.

si può anche saltare di palo in frasca (a volte), basta restare concentrati prima sui pali e poi sulle frasche, anzi è un buon esercizio secondo me... oltre ad evitare sportellate.
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