Discussione: non fare del bene..
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Vecchio 05-03-2008, 17.50.37   #44
Uno
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Caspita mi ero fermata sul "fare del bene" inteso come fare un piacere, fare una buona azione ecc. In quel senso m'inquietava un pò pensare che aiutare una vecchina ad attraversare la strada mi potesse portare del male. (?? perdo l'incontro clou della giornata perchè ho rallentato per aiutarla? mah)
Anche se mi viene in mente di nuovo una bella frase sul karma "il karma non legge le azioni ma le intenzioni" nel qual caso aiutare la vecchina perchè voglio sentirmi buona o perchè ci sono delle persone che mi guardano sarebbe diverso dal farla attraversare perchè la vedo e il desiderio, la spinta di aiutarla sgorgano dal profondo.
rileggo
Non è facile il discorso, ci abbiamo provato in passato, ci riproveremo in futuro ma alcuni concetti sono solo da provare, sperimentare ed osservare alla lunga.
Immagina un sistema chiuso tipo una vasca di pesci, l'Universo è infinito, con i suoi multi universi, multidimensioni etc etc... ma ha comunque dei sottosistemi chiusi sebbene in comunicazione con il resto, esempio il pianeta Terra, il Sistema Solare etc etc...
All'interno di ogni sistema c'è la ricerca dell'equilibrio... equilibrio che può non essere a noi palese, se prendo quattro matite, compro le prime due bianche, per fare equilibrio ne devo comprare due nere (esempio eh..) ma se ho miliardi di matite colorate l'equilibrio che io cerco potrà essere solo frutto di decisioni legate a luogo, momento e situazione.

Riprendiamo i nostri pesci, se c'è un tot di mangime ed uno mangia di più l'altro fa un pò di fame, potrebbe anche non essere perchè il mangione è cattivo, magari per quanto la vasca non sia grande il mangione è fortunato (non discutiamo qui sulla fortuna) e si trova sempre nel punto in cui io con la bustina gli do il mangime, ora che arriva il pesce mingherlino il mangione ha scorpacciato già di più.
Però vai a raccontare al pesce mingherlino che il mangione non sia cattivo, quello se ne frega che tu distrattamente rovesci il mangime e non cerchi di equilibrare tra i due... il pesce mingherlino se può da un calcio sulle pinne del mangione.
La cosa con il passare del tempo si può allargare in infiniti modi, possono entrare in guerra e ognuno dei due pattugliare una zona della vasca sperando che tu rovesci la bustina dalla propria parte, può essere che con il tempo il mangione diventi tanto ciccione che il mingherlino essendo più veloce gli frega il mangime dalla bocca etc etc... il karma.
L'unico modo per fermare questo sarebbe che chi si trova il mangime davanti la bocca mangia il necessario e lascia il resto all'altro, bello e poetico, ma a quei due pesci toglieresti l'unica occupazione di tutta la giornata, pensare come fare per arrivare a mangiare senza che l'altro gli frega tutto. Inoltre sarebbero entrambi sempre pasciuti ma nessuno dei due sperimenterebbe l'obesità o la magrezza.
Dopo un pò salterebbero fuori dalla vasca....

L'esempio è esagerato, molto... ma se immaginiamo il tutto stramoltiplicato e complicato abbiamo la visione di un sottosistema.

Beh la spiritualità (scritto minuscolo appositamente) moderna è convinta che il pesce è in realtà colui che versa il mangime nella vasca, che cambia l'acqua, che regola la temperatura etc etc... è convinta che il pesce deve pensare che quello che mangia di più è un'illusione, che un pesce deve pensare come l'uomo che versa il mangime nella vasca etc....
Può essere una soluzione, così il pesce morirà di fame ma morirà contento.

Tornando a noi Daf.... la mano che versa il mangime se vuole può osservando decidere che è meglio versare più verso un pesce o verso l'altro, può decidere anche di versare meno a uno per farlo smuovere un pò etc... ma in quella vasca uno dei due che rinunciasse al cibo otterrebbe che l'altro stando in forze poi lo pretenderebbe con la forza, fa bene e gli torna male.
Lo so che sto togliendo molta poesia, ma ricordiamoci che sto parlando di una piccola vasca, quindi il pesce altruista alla fine perde senza scampo.... però potrebbe anche essere che la mano che versa il mangime vedendo la situazione decida di spostare il pesce che sta morendo in un'altra vasca.... o magari pensa che non è nato per stare in vasca e lo libera....
In quel caso il suo sacrificio lo salva.

L'esempio è stupido, incompleto e un pò confusionario, però può dare da pensare volendo.
Uno non è connesso