Discussione: Le parole della magia
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Vecchio 17-05-2011, 10.20.34   #12
Uno
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Distinzione tra incantesimo e sortilegio.
Non sono la stessa cosa anche se agli occhi profano potrebbero sembrarlo e potrebbero dare risultati simili.

Il sortilegio agisce sull'ambiente, più precisamente sulla sorte, come avete detto possiamo sintetizzarlo (anche se è un pò più complesso) evidenziando o nascondendo una sorte o l'altra.
L'incantesimo agisce sul soggetto (anche se non è una persona), lo incanta e cerca di costringerlo a fare o non fare qualcosa.

Allo stato più puro e meno degenerato della Magia una pozione si usa per un incantesimo, (sinteticamente e razionalmente una sorta di catalizzatore ed aiuto per la fascinazione) anche se non è necessario , mentre per un sortilegio occorre un rituale. Ma oggi si usano pozioni (o qualcosa che dovrebbe assomigliargli) come parte dei rituali e si usano rituali troppo complessi per gli incantesimi.

C'è una distinzione anche tra incantesimo e fascinazione, sopra le ho accumunate per comodità, ma in realtà il primo è l'uso di tecniche (tra cui anche eventuali pozioni), ed è qualcosa che si può fare o no, con una certa efficacia, a seconda della costituzione psicofisica, costituzione che si può si cambiare ma solo molto lentamente. La fascinazione invece si fa in maniera più naturale, senza artifizi materiali, si può imparare con delle tecniche, è alla portata di tutti teoricamente, è meno efficace dell'incantesimo, può essere inconscia e comunque agisce solo su soggetti animati. Diciamo che la differenza principale è quest'ultima, il resto un pò può sfumare da una all'altro.

So di aver fatto un pò confuso le acque, ma l'argomento è molto vasto, queste sono due definizioni al volo solo per espandere il discorso ed impedirgli una deriva strana.
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