Prendiamo l'abbigliamento, quello alla portata di tutti, oramai passeggiando per i mercati o le fiere in città, non vorrei esagerare ma a parer mio il 70% dei banchi appartiene ai cinesi (e non solo abbigliamento, anche oggettistica). E aumentano anche i negozi sia gestiti da loro, sia da italiani che comunque vendono prodotti di manodopera cinese. Non c'è niente da fare: la manodopera costa meno e alla fine anche il prodotto. E alla fine il rapporto qualità-prezzo è decisamente accettabile.
E c'è un'altro fatto preoccupante non solo per l'economia mondiale: se in Cina si svilupperà la produzione e l'utilizzo dell'automobile come ai livelli nostri (con due se non tre automezzi per ogni famiglia) sarebbe un disastro ecologico se non si trovasse un'alternativa all'utilizzo degli attuali carburanti.
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