Discussione: Importanza Personale
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Vecchio 29-10-2007, 13.16.02   #45
cassandra
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Per cercare di evitare fraintendimenti, prima di parlare di Importanza Personale, si dovrebbe capire cosa intendiamo per personalità.

La personalità è l'interfaccia con cui il nostro vero Io si relaziona con l'esterno (e quindi anche con gli altri).

E' vero che è un insieme di caratteristiche ma, se guardiamo lo scopo dell'interfaccia, che siano certe caratteristiche o altre non conta granchè. Conta solo per il singolo che deve sfruttare certe caratteristiche più di altre semmai.

Il problema nasce quando ci identifichiamo con la personalità invece che con l'Io. Allora la personalità inizia a dire io usurpando.

L'Io ha potenzialmente tutte le personalità... infatti colui che si evolve abbastanza da disidentificarsi da essa poi diventa in grado di usarle tutte e piacimento (connesso con il discorso di arrabbiarsi a comando), dato che deve cmq usarne una per interfaccciarsi.

Se sono identificato con una personalità finisce che credo che quella e solo quella è la mia. E quindi trasferisco la tutta l'importanza... la serie di caratteristiche di cui è composta, che è una minima parte di quelle possibili, diventa importantissima e la difenderò a spada tratta a scapito di tutte le altre che riterrò sbagliate.
Questo identificarsi con una personalità è togliere all'Io una serie pressochè infinita si possibilità... è limitarlo. Un altro modo di vedere il peccato originale.

Quindi se quando dico "io" penso a delle caratteristiche è in realtà la personalità che pensa "io" e acquisirà importanza a mio discapito. se invece penso a le caratteristiche come a qualcosa di rinunciabile, inizio ad usare le personalità come dei vestiti (e smetterò di andare a teatro in tuta da sub... ovvero essere inadeguato).

discorso assai allargabile...
Cito Ray anche perchè mi pare che in questo post ci sia qualcosa che può interessare a Jez...relativamente alla sua domanda...
Per quanto mi riguarda invece, pensavo al fatto che praticamente anche le re-azioni nascono dall'incapacità di rinunciare a disidentificarsi da un certo attegiamento,o caratteristica...che dir si voglia.
Se un comportamento altrui crea attrito e spinge una re-azione,accorgendomene potrei coscientemente scegliere quale "vestito"indossare per Rispondere anzichè Re-agire.
Mantenendo un equilibrio tale da non innescare,o cadere in meccanismi di spreco energetico ad esempio...e magari trarre giovamento da un confronto che nella normalità (meccanicità)mi avrebbe portato a ripetere comportamenti decisamente sterili...
Cosciente del fatto che dopo dovrò comunque andare a vedere perchè quell'attrito iniziale nasce ...
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