Discussione: L'autostoppista
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Vecchio 07-10-2010, 23.38.36   #197
diamantea
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Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
La cosa dell'introverso e del concentrarsi su se stessi e le proprie reazioni potrebbe non essere campata per aria, magari negli estroversi funziona allo stesso modo ma per altri motivi .
Luke, ti dico cosa ho pensato ma senza avere la pretesa di spiegare il perchè del tuo problema tempo.
Ti prendo come esempio e tu valuti se può calzarti la mia ipotesi.

Nel post n° 174 ho parlato di come nasce la funzione introversa e la successiva funzione secondaria. Nell'introverso l'intervallo tra funzione secondaria e le successive è ampio dato che la prestazione della cellula è più ampia intensa e prolungata.
Il contenuto scende più in profondità, per cui la libido viene impiegata in misura maggiore per minore produzione di contenuti o complessi.
"Effetto contrattivo" viene definito la scelta associativa che riporta sempre all'idea di partenza.
L'idea ha un effetto persistente, durevole nel tempo e va in profondità.

Il pensiero in profondità è meno variato, più limitato, meno ricco, ma in positivo viene favorita la sintesi del pensiero in quanto gli elementi del pensiero rimangono più a lungo e non vengono disturbati da troppi stimoli esterni che ne rallenterebbero il processo.

Qui il concetto si fa difficile. L'introverso produce una serie di idee che non si amalgamano insieme dando vita a gruppi di idee isolate fra loro,"complessi isolati" che non si influenzano fra di loro. Tutto ciò determina la chiusura verso l'esterno e tutto ciò che caratterizza l'introverso. Egli ha bisogno di tempo per vedere separatamente i complessi di idee che vanno tutte elaborati ed approfonditi.
Ogni tanto i gruppi di idee si scontrano dando una funzione secondaria prolungata ed amalgamante i complessi isolati, producendo unitarietà e compattezza dei contenuti psichici.
Non è spiegato però il meccanismo per cui avviene questo scontro, se è casuale o causale.

Potrei con molta immaginazione arbitraria pensare che una probabile causa sia la scadenza di un termine .

Quello che viene spiegato è che per ottenere questi scontri in modo continuativo l'introverso avrebbe bisogno di fermare il normale scorrere del tempo, con le vicende quotidiane esterne che nel frattempo si accavallano, si succedono continuamente, con funzioni secondarie che intralciano le linee interne.
Da qui il bisogno di isolarsi dall'esterno finchè non ha completato tutte le sue fusioni interne.

E' stata una premessa lunga ma necessaria altrimenti è molto difficile capire il nesso che ci ho visto.

In sintesi, l'introverso deve andare in profondità in quanto non riesce facilmente a collegare le proprie idee, ha bisogno di tempo per elaborarle tutte. Così dà priorità a ciò che preme maggiormente ma tarda a dare una sintesi in quanto pur isolandosi dall'esterno non lo può fare totalmente, quindi comunque subisce gli stimoli estrerni a cui deve dare risposta.
Suppongo che la scadenza metta in funzione quel meccanismo per cui i complessi si unificano dando in una volta quel che non si è riusciti a dare in molto tempo senza scadenza.

Mi fermo, magari commentiamo insieme.
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