Discussione: Correzione bozze
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Vecchio 05-11-2009, 19.59.55   #47
filoumenanike
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Originalmente inviato da stella Visualizza messaggio
Sono d'accordo.



Per me il mix va benissimo.



Ho integrato le vostre correzioni mantenendo però intatte le parole dei protagonisti e modificando ancora qualcosa dove ho evidenziato:

Fabrizio, continuando a guardarsi intorno, sente il discorso tra Mark e Marta e, non appena lei si volta verso di lui, fissandola negli occhi per un istante le dice: "….Solo che magari è pesante avere a che fare ogni giorno con la gente, a volte non sai più come comportarti, uno ha già pensieri di suo e doversi sobbarcare, anche se solo momentaneamente, le lamentele altrui non fa sempre piacere, tanto, stai tranquilla, anche se facessi l'architetto sai quante storie dovresti sentire dai tuoi clienti, al momento di pagare poi non ne parliamo..."
"Certo, ogni lavoro ha il suo risvolto negativo" risponde Marta, "ma credo converrai con me che quando la professione che fai è quella che ami per davvero, tutto diventa più sopportabile, anche il contatto forzato con la gente” e senza attendere un cenno di approvazione da parte dei suoi amabili interlocutori, facendosi prendere dall’agitazione e iniziando a gesticolare continua: [font=Verdana]“Il posto dove lavoro piace molto anche alle persone anziane che non sono costrette così a combattere con le diavolerie moderne, tessere tesserine e scanner davanti cui farle passare, bilance autopesanti, parlanti e perfino paganti. L'ambiente è a loro dimensione, si può ancora scambiare una parola, anche due, perchè spesso queste parlano con te, con quella dietro e con quella davanti, dici l'importo da pagare e ti viene risposto che la borsa non gli serve poi finalmente chi ti sta davanti prende il portafoglio, ma, per salutare la signora che sta uscendo, lo apre dalla parte sbagliata e tutto il contenuto va a terra ...oppure si dimentica di ritirare il resto quando non il sacchetto del pane .......e tu a sorridere, sempre, con nonchalance .... tono di voce basso e sorriso... insomma, per farla breve ragazzi, mi manca la pazienza, a fine turno sono sfinita e di malumore, sempre nervosa..."
e volgendosi verso Fabrizio, continua:"Nel mio lavoro non esistono schermi di computer, niente incontri virtuali, solo quei rapporti umani reali di cui parlavi prima, ma che stress..."
Fabrizio annuisce mentre Marta parla, anche lui sa che non è facile interagire con le persone, molte volte il suo atteggiamento nei rapporti interpersonali è stato di chiusura, tranne che in pochi casi, come è capitato con Mark e Marta.
Li guarda un attimo, poi esclama: "qualche volta che venite a trovarmi nella mia reggia provo a farvi un ritratto, niente di troppo elaborato, per tenermelo io...
...oppure ve lo cedo, tu Marta mi puoi pagare con una pagnotta di pane, Mark invece...ah ecco, se decido di trasferirmi, mi regali una casa di quelle che costruisci tu!"
"Certo che devo essere proprio bello se un mio ritratto vale una casa intera.. " scherza Mark con una buffa espressione sorridente di chi sa il fatto suo, per poi tornare serio sull'argomento: "Comunque sì, i rapporti sono sempre più difficili in questi tempi, camminano tutti per strada ma non alzano mai lo sguardo dai loro piedi, vanno avanti dritti non voltandosi nemmeno se ti urtano. Ci faccio attenzione a queste cose, le persone con cui posso parlare guardandole negli occhi, oltre a voi due e agli altri del clan, sono pochissime. Non per niente l'impiegato di stamattina non mi ha riconosciuto perché mi parlava distratto, senza nemmeno staccare gli occhi dal suo pc... E quando alla terza volta che sono entrato e l'ho quasi costretto a guardarmi negli occhi, sembrava quasi a disagio..."
"Accidenti" esclama Marta divertita giocherellando con la collana di ametista gialla , " più galanti di così si debbono proprio inventare...per il ritratto di Mark una casa, per il mio una pagnotta..... ma guardatevi attorno giovanotti ...dove la trovate una rossa come me?" Mettendosi a ridere, lieta che la tensione che provava un attimo prima fosse svanita, continua sorridendo: "e solo perché vi voglio bene... un altro giro, offro io, cosa prendete?"
"No, stavolta tocca a me!" esclama Mark alzandosi prima di Marta, "Avevo detto che offrivo a chi aveva passato una giornata peggiore della mia e mi pare di aver sentito abbastanza...".
Con un sorriso divertito chiede:
"Cosa prendi, rossa? E tu, Fabrì?"
"Mah io un altro po’ di vino rosso, vedi anche se c'è qualche stuzzichino, qualcosa da mangiare, se no con due bicchieri a stomaco vuoto, rischio di finire steso..."
Lo scambio scherzoso con Mark e Marta ha messo Fabrizio di buon umore, cerca di assaporare bene tutte le sensazioni, non gli capita spesso di fare battute o di avere un sorriso come espressione del viso…
" Ancora un vino bianco, ma assicurati che venga servito freddo, grazie e ....beh, non posso assolutamente permettere che Fabrizio combatta solo soletto con gli stuzzichini ..." dice Marta con un sorriso alzando gli occhi al soffitto e, mentre Mark si allontana sistemandosi l'elastico che raccoglie i lunghi capelli biondi, si tende con il busto verso Fabrizio seduto alla sua destra.
" Sempre un piacere venire a casa tua con o senza ritratto. Sapessi quanto ti invidio .... una casa tutta per te, se le cose non cambiano e presto, questo per me resterà un sogno" e l'allegria di un attimo prima se ne va dal viso di Marta.
"Chiamala casa...se fossi stato più alto quasi non sarei riuscito ad entrarci tutto dentro....
Comunque per adesso mi basta, certo senza l'aiuto dei miei non avrei potuto permettermi neanche questo, però può essere utile per diventare più autonomo, gestire la mia vita in prima persona e senza discussioni continue coi genitori" continua Fabrizio, posando lo sguardo sul viso di lei per coglierne i tratti caratteristici, osservando i suoi capelli rossi, le loro sfumature.... vorrebbe prendere la matita in mano e buttare giù qualche schizzo sul foglio, respira in modo più profondo del solito.
C'è uno strano silenzio, Marta sente lo sguardo di Fabrizio su di sè e le sembra quasi di percepire il suo respiro.
Non si vuole intristire, si trova tra amici e si ripete che va tutto bene, che tutto si risolverà.
"Perché mi guardi e non favelli?" domanda a Fabrizio alzandosi nel frattempo e andando a inginocchiarsi davanti a lui che, sorpreso, muove velocemente le sopracciglia. Sta per dire qualcosa quando Marta lo interrompe avvicinando la propria mano alle sue labbra:
" Dovresti farlo un po' più spesso, sorridere intendo, il tuo volto si illumina ... se ti potessi vedere in questo momento ....ti sceglieresti per modello, ne sono certa".
accetto tutte le correzioni, su di sé suona meglio, mi era rimasto troppo vicino quell'altro su di lei, di appena qualche riga sopra...
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