Discussione: rassegnazione
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Vecchio 07-02-2010, 22.59.51   #3
gibbi
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Ho sbirciato l'etimo, e rassegnarsi viene da resignare che sarebbe re-ad-signare ossia togliere i sigilli (forte)e quindi sciogliere, liberare composto di re- indietro e signare- segnare, suggellare.(da signum- segno, sigillo)

Rinunziare, abbandonare, consegnare nelle mani di qualcuno. In uso: uniformarsi al volere altrui ma di malavoglia.

Nell'uso comune della parola rassegnarsi č accettare qualcosa che non ci vā e farlo di malavoglia, mentre secondo l'etimo si parla di togliere un sigillo, quindi il veto che c'impediva di accettare qualla stessa cosa.

Se ci arrendiamo di fronte a una cosa, togliamo quello che c'impediva di accettarlo, dovremmo poi perō non viverlo male, perchč se vivo di malavoglia una cosa significa che non mi stā bene, che non l'ho accettata, quindi non mi sono davvero rassegnata..


E' curioso come il verbo si usi anche per le dimissioni e per la rassegna stampa...
Quindi dal tuo punto di vista rassegnazione ed accettazione vanno a braccetto. Vera rassegnazione = accettazione ?
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